Il sito si trova alle falde di un modesto rilievo a SE della zona di Is Mortorius, nella località detta S'Arpargiu, zona di espansione edilizia. Si tratta di un'area non lontana dalla costa, inserita tra due corsi d'acqua che a breve distanza defluiscono verso il mare. In questo punto la documentazione dell'archivio corrente della Soprintendenza Archeologica (Cart. comune di Quartu Sant’Elena -3.1.2) indicava il rinvenimento di frammenti punici e romani oltre che di una testa di mazza, da attribuire al periodo nuragico. Erano inoltre presenti, secondo tale documentazione, grandissime quantità di pietrame, forse provenienti da crolli, ammucchiate contenendole in due vasti perimetri con una muratura a secco che, in qualche caso, sembrava sovrapporsi a strutture più antiche. Il sopralluogo effettuato da Cossu (BIL: Cossu 2007), nell'ambito del Progetto Extramet-Regione Autonoma della Sardegna (BIL: Cossu 2007), aveva riscontrato la presenza di materiale ceramico e alcuni allineamenti murari, aventi tutti medesimo orientamento e a distanza pressocché regolare. Attualmente il sito, collocato a S della via degli Ontani, in forte pendenza, risulta in parte piantumato con pini marittimi. Si intravvedono delle murature realizzate con pietrame di pezzatura medio-piccola, allineate in direzione N/S, a distanza regolare, mentre non si intravvedono muri ad essi trasversali. La vegetazione coprente non ha permesso di verificare la presenza di reperti mobili. La regolarità e la lunghezza delle murature, oltre che la distanza regolare e la mancanza di murature ad esse perpendicolari, fa propendere per l'interpretazione delle stesse come terrazzamenti moderni. La presenza di materiale ceramico di età storica documentata in precedenza, tuttavia, fanno riconoscere il sito come insediamento di età classica