In sito è stato segnalato per la prima volta da Cossu nel 2007 (BIL: Cossu 2007), dopo aver ritrovato materiale ceramico e anforacei di età punica e romana in un'area non coltivata che si estendeva tra la Via Tamerice e la Via dei Salici. Alla destra del Riu Cuba e ai piedi del rilievo su cui sorge il Nuraghe Meris, attualmente (2018) si trova un modesto rilievo con terreno incolto, attraversato da un canale di irrigazione. Nei pressi del corso d'acqua e nel resto dell'area si trova pietrame di piccole e medie dimensioni, talvolta con maggiore concentrazione, e sono presenti cumuli di pietrame , dovuti forse anche allo spietramento attuato per renderlo coltivabile. Non è possibile riconoscere tracce di murature ma sono ancora presenti in superficie numerosi frammenti di ceramica comune e di anforacei