Su Nuraxi (edificio nuragico)

Siurgus Donigala, ca IX a.C - post VII d. C

Il sito interessato dalla presenza di un nuraghe è ubicato all’interno dell’attuale tessuto urbano. Del monumento è attualmente visibile la torre centrale, realizzata con tecnica a filari regolari, con ingresso a SE (h residua m 6,87; diametro camera m 4,45), cortile e pozzo pertinenti a un bastione turrito trilobato, le cui strutture murarie risultano ancora quasi del tutto interrate a E-NE dalle abitazioni e dalla chiesa parrocchiale (dedicata a San Teodoro), a SSW dalla strada comunale e nelle restanti parti dagli strati vegetali destinati a verde pubblico. Ugualmente ancora interrati sembrerebbero essere i resti di un insediamento, in uso dal periodo nuragico fino all’altomedioevo, individuati nell’area prossima al nuraghe durante pregressi lavori per gli allacci delle reti idriche e fognarie. Le indagini di scavo condotte all’interno della torre hanno consentito di individuare la presenza di due camere ogivali sovrapposte in asse verticale: del vano superiore residuano alcuni corsi murari e parte del pavimento lastricato, della camera inferiore si conservano le nicchie laterali e la volta mancante della parte sommitale. I materiali rinvenuti pertinenti alla fase nuragica si riferiscono a frammenti ceramici ascrivibili all’età del ferro. All’esterno, sulle mura delle cortine nuragiche si sovrappongono tratti murari di epoca romana. Le sequenze stratigrafiche evidenziate all’interno della torre dimostrano che il vano inferiore della stessa ebbe un riutilizzo a scopo funerario in età bizantina: alla profondità di m -2,03 è stata infatti rinvenuta una tomba collettiva riferibile a 15 individui adulti di sesso maschile e femminile con il relativo corredo personale i cui materiali si inquadrano cronologicamente tra il VII-VIII secolo d. C. con ampliamenti all’inizio del IX secolo d.C. Tra i materiali di corredo, oltre ai monili femminili, maggior interesse destano le fibbie in bronzo fra le quali alcuni esemplari trovano confronti con tipologie coeve diffuse in Italia, Spagna, Grecia, Africa settentrionale

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