La falesia rocciosa fu utilizzata per attività estrattive già nel corso del XV secolo, per la ostruzione di una torre di avvistamento. Negli anni Cinquanta del Novecento a Marina Serra venne istituito un cantiere-scuola con lo scopo di costruire un piccolo porto ed ebbe così inizio lo scavo sistematico delle cave lungo il tratto di costa. Con l’avvicinarsi della fine dei lavori del porticciolo, il commerciante salentino di stoffe e abbigliamento Vittorio Andretta, proprietario di una villa a Marina Serra, propose al Comune di Tricase di continuare i lavori, tenendo occupati i ragazzi con uno scavo al fine di unire con una curva due piccole insenature, per consentire un ricambio continuo dell’acqua e creare un bacino protetto