cinta fortificata

Cavallino, SECOLI/ VI a.C

La struttura di difesa era lunga circa 3,1 chilometri e chiudeva un’area di circa 69 ettari; si ipotizza che le mura dovessero raggiungere un’altezza di circa 6 metri, e poggiavano per quasi tutta la loro lunghezza sulla roccia affiorante; erano costruite con un paramento esterno di grandi blocchi regolari, mentre l’emplekton (riempimento interno) era realizzato con pietre informi di varie dimensioni legate a secco da terra; avevano uno spessore che varia tra i 3,5 e i 4 metri. Un fossato, di larghezza compresa tra i 3 e i 4 metri, correva parallelo al muro. Era scavato nella roccia per una profondità media di circa 2,5 metri ed è stato utilizzato come cava per l’estrazione del materiale con cui sono state costruite le mura stesse. Lungo il percorso del fossato alcuni ponti nel banco roccioso sono stati risparmiati in corrispondenza delle porte di accesso che erano costruite con il sistema delle cosiddette “Porte Scee” (le porte dell’antica Troia): uno degli assi delle fortificazioni era sfalsato di alcuni metri in corrispondenza della porta a formare un avancorpo che restringeva la superficie esposta all’attacco e rendeva scoperto il fianco sinistro (quello dove si teneva lo scudo) degli assalitori. Allo stato attuale sono state messe in luce quattro porte: Nord, Nord-Est, Est e Ovest. La “Porta Nord-Est” è quella che risulta essere in miglior stato di conservazione ed esemplifica in pieno tale sistema; in quest’area il fossato esterno si interrompe e viene creato un vero e proprio ponte di roccia su cui corre la strada che si dirigeva verso la costa adriatica e sulla quale sono ancora ben visibili i segni lasciati dal continuo passaggio delle ruote dei carri,. Della struttura della porta si conservano due grandi stipiti monolitici (realizzati in un unico blocco di pietra) posti all’ingresso, su cui dovevano poggiare le ante del grande portone di chiusura. All’esterno due grossi blocchi smussati fungevano da paracarri. L’area settentrionale dell’abitato è chiusa dalla cerchia muraria di minori dimensioni che si trova immediatamente accanto alla “Porta Nord-Est” a diretto contatto con l’esterno: era realizzata con la medesima tecnica costruttiva di quella più esterna e racchiudeva un’area di circa un ettaro. La cerchia intermedia racchiudeva un’ulteriore area di meno di cinque ettari immediatamente a ridosso della minore delle cerchie ed era anch’essa in contatto con quella esterna

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