monumento funerario
L’Ipogeo delle Cariatidi è una monumentale tomba a camera ipogea d’età ellenistica dalla ricca decorazione scultorea in pietra locale, che ad oggi costituisce uno dei più importanti documenti della cultura artistica della Messapia. La tomba era costituita da un dromos (corridoio) a scala, largo circa 1,5 metri, scavato nel banco roccioso e a cielo aperto; in questa parte del monumento erano con molta probabilità collocati i due bassorilievi - per lungo tempo riferiti alla facciata dell’ipogeo - che dovevano costituire gli elementi terminali di due fregi che – come nell’Ipogeo Palmieri di Lecce, altro esemplare di tomba a camera d’età messapica ottimamente conservata, correvano, paralleli e simmetrici, a coronamento delle pareti. che rappresentavano due file di carri guidati da eroti, simbolo del viaggio nell’Aldilà, tirati a destra da leoni, a sinistra da leonesse. Il dromos immetteva nell’ampio vestibolo, anch’esso a cielo aperto, che presentava pareti intonacate e dipinte così da simulare una «muratura regolare»; il pavimento era invece formato da lastre in calcare ancora visibili alla fine dell’800. Dal vestibolo si ammirava appieno la facciata dell’Ipogeo che nella parte superiore doveva essere caratterizzata da una trabeazione con fregio dorico, a triglifi e metope; lateralmente alle porte si ergevano le quattro Cariatidi: le figure hanno i capelli raccolti dietro la nuca, seno scoperto, abito con cintura e bretelle ornate da una testa di gorgone. Queste imponenti figure femminili in cui si riconoscono delle Menadi proteggevano, in qualità di guardiane dell’Ipogeo, l’accesso alle camere funerarie
- OGGETTO monumento funerario
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MISURE
Misura del bene culturale 1600389876: 2.5x5 m
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CLASSIFICAZIONE
area ad uso funerario
- LOCALIZZAZIONE Poggiardo (LE) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Vico Ipogeo delle Cariatidi, 73037 Poggiardo LE, Poggiardo (LE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Fu scoperto nel 1869 da Luigi De Simone, membro della Commissione di Antichità e Belle Arti di Terra d’Otranto, che descrisse il monumento purtroppo già saccheggiato e in parte distrutto. Dell’edificio, infatti, si conservano esclusivamente le sculture che decoravano la facciata delle camere funerarie, prelevate dal sito in tempi diversi. Un bassorilievo e una Cariatide furono trasferiti, tra il 1869 e il 1873, a Lecce nel Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”; le altre tre Cariatidi e il secondo bassorilievo, dapprima acquisiti nella collezione del barone Filippo Bacile di Castiglione, confluirono, alla fine dell’Ottocento, nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto e attualmente sono inseriti nel nuovo percorso espositivo. Una ricostruzione del monumento è anche proposta in una sala dell’ingresso al Parco Archeologico dei Guerrieri, poco distante dal centro di Vaste, dove sono esposte le riproduzioni in 3D delle sculture dell’Ipogeo realizzate in poliuretano in scala 1:1
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389876
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0