elmo a calotta

Foggia, SECOLI/ V a.C

L’elmo a calotta, formato anatomicamente con alto paranuca e larga tesa orizzontale, presenta nella parte anteriore le aperture in corrispondenza degli occhi, del naso a ritaglio e paragnatidi (paraguance) completamente separati. Sulla parte frontale e temporale è presente una decorazione con rialzi a sbalzo per definire con una doppia curva le arcate sopracciliari. Sulla sommità dell’elmo è presente un alto supporto con il lophos a sezione quadrangolare; ai due lati sono presenti due aste per il fissaggio delle penne

  • OGGETTO elmo a calotta
  • MATERIA E TECNICA Reperti archeologici/ bronzo/ intarsio, sbalzo
  • MISURE Misura del bene culturale 1600389193: 15x26 cm
  • CLASSIFICAZIONE strumenti, utensili, oggetti d'uso
  • LOCALIZZAZIONE Foggia (FG) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Vincenzo Nigri, 3, Foggia (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Salapia fu frequentata dall’età del Bronzo Finale (XII-X secolo a.C.) fino all’Alto Medioevo (VIII secolo d.C.). Tra le località di Lupara e Giardino furono individuati l’abitato daunio e un’estesa necropoli, oggetto di indagini sistematiche tra 1967 e il 1968, condotte da Fernanda Tinè Bertocchi e Santo Tinè, che proseguirono nel 1978 e 1979 sotto la direzione dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Genova. La città romana fu fondata verso la fine del I secolo a.C. in località Monte di Salpi, grazie all’intervento del patronus Marcus Hostilius, in un luogo più salubre a circa 6 chilometri di distanza dalla vecchia città (Salapia vetus). Il nuovo centro urbano, di forma quadrangolare e suddiviso da assi stradali ortogonali, fu edificato su due terrazzamenti, di cui il più interno potrebbe corrispondere all’acropoli, e fu circondato da mura e dotato di un porto aperto sul mare. Una delle insulae della città è stato oggetto di indagini archeologiche, condotte dall'Università degli Studi di Foggia in collaborazione con il Davidson College, che hanno consentito di individuare una domus con atrio di età imperiale (fine I secolo a.C.-III secolo d.C.), affiancata tra il II e gli inizi del III secolo d.C. da un impianto artigianale specializzato nel trattamento delle pelli (conceria) in uso almeno sino alla metà del V secolo d.C. In età tardoantica (IV-VI secolo d.C.) la città di Salapia si ridusse ad un piccolo vicus (borgo), identificabile con la statio (luogo di sosta) Salinis-Salinae, e fu sede di una diocesi. In età medievale gli abitanti di Salapia iniziarono a popolare stabilmente solo l'altura del monte Salpi, un tempo più estesa, anche se l’insediamento continuò a svolgere un ruolo importante come sito costiero, forse ancora per tutto l’VIII secolo d.C., specialmente per la produzione del sale. Di grande interesse sono i corredi funerari rinvenuti nella necropoli di Salapia. Alle prime fasi di vita dell’insediamento (IX-VIII secolo a.C.) sono riferibili essenzialmente due tipi di sepolture: quella a fossa e quella a enchytrismos, anche se non mancano esempi di tombe pavimentate con grandi ciottoli e probabilmente sormontate da un tumulo, riferibili a personaggi eminenti. Tra l’VIII e il VI secolo a.C. si registra un’interruzione dell’uso della necropoli salapina, per poi ritornare ad essere gradualmente frequentata tra la fine del VI e il V secolo a.C. In questa fase i corredi funerari si connotano per un arricchimento degli oggetti utilizzati durante il rituale, da collegare allo sviluppo di una maggiore articolazione sociale degli abitanti di Salapia. Accanto alla ceramica di tradizione indigena (olla, askos e kyathos, spesso con decorazione subgeometrica) compaiono nei corredi vasi di produzione greca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO L’elmo proviene dalla tomba monumentale (t. 140) a fossa con risega, coperta con pietre e ciottoli, ascrivibile alla fine del V secolo a.C. Il corredo era composto da 45 reperti. Di grande interesse è la panoplia del guerriero, composta da spade e punte di lancia, deposte sulla copertura lapidea per mettere in risalto il ruolo rivestito in vita, e da un elmo apulo-corinzio e da un cinturone, elementi dell’abbigliamento cerimoniale del guerriero
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389193
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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