cratere
Foggia,
SECOLI/ III a.C
Il cratere a volute presenta l’orlo estroflesso e scanalato, il collo cilindrico dipinto in rosa, il corpo ovoidale con scena sovradipinta solo su un lato, la spalla con motivi ad ovoli sovradipinti in rosa e celeste, un alto piede e anse verticali raccordate da elementi a volute decorate con motivi floreali sovradipinti in rosa e celeste
- OGGETTO cratere
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MATERIA E TECNICA
Reperti archeologici/ argilla/ pittura
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CLASSIFICAZIONE
strumenti, utensili, oggetti d'uso
- LOCALIZZAZIONE Foggia (FG) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Piazza Vincenzo Nigri, 3, Foggia (FG)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In località Montarozzi, al di sotto di strutture residenziali di epoca ellenistica, fu individuata una necropoli costituita da differenti tipi di sepolture databili tra il IV e il III secolo a.C. Un primo gruppo di tombe venne alla luce negli anni 1939 e 1941 nelle aree comprese tra i poderi ONC (Opera Nazionale Combattenti) 35 e ONC36 e nell’ONC28. Spiccano per ricchezza e qualità i corredi di alcune tombe a grotticella, espressione di una ritualità che prevede l’utilizzo di un repertorio vascolare tradizionale locale accanto ad alcuni elementi di novità, che derivano dall’apertura della società di Arpi verso traffici commerciali e prodotti della cultura greca. Nell’importante centro daunio, infatti, fra il IV e il III secolo a.C. si registrarono numerosi cambiamenti sia a livello sociale che insediativo, dovuti a influenze esterne e ai contatti con le popolazioni vicine. Da un sistema di insediamento a nuclei sparsi l’abitato divenne più compatto, furono costruite le mura e residenze aristocratiche. Le necropoli di Arpi in questa fase si connotavano per la presenza, non solo di sepolture a fossa e a grotticella, ma anche di ricche tombe monumentali a semicamera e a camera. Il cratere della tomba XV, datato al III secolo a.C., è stato dipinto utilizzando una nuova tecnica di decorazione ""a crudo"", che consiste nello stendere sulla superficie del vaso un leggero strato di pittura bianca (scialbatura) sulla quale è stata poi aggiunta la decorazione sovradipinta, ottenuta con colori estremamente delicati. Si tratta di un’innovazione nella produzione artigianale della Daunia settentrionale, che riprende le esperienze già sviluppate a Canosa di Puglia durante la prima età ellenistica (intorno al IV secolo a.C.) per decorare grandi vasi
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
- SPECIFICHE DI REPERIMENTO All’interno della tomba XV erano presenti due inumati. Il cratere fu rinvenuto in associazione ad altri materiali oggi dispersi, quali un piatto acromo, una brocca acroma, uno strigile (strumento ricurvo per detergere il corpo) in ferro, due specchi di bronzo, un oggetto di ferro non identificabile e una fibula (spilla) di ferro, disposti in prossimità del cranio dell’inumato deposto in posizione rannicchiata
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389192
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0