statuetta femminile

Foggia, SECOLI/ III a.C

La statuetta femminile, poggiante su base rettangolare con pilastrino modanato, presenta il volto ovale rivolto in basso e leggermente inclinato a sinistra, capelli ondulati con scriminatura centrale sulla sommità del capo, raccolti sulla nuca (acconciatura cnidia); indossa l’himation poggiato sul capo e sulle spalle, che copre un leggero chitone annodato sulla spalla sinistra, lasciando nudo il seno destro. La mano destra è poggiata sul fianco, mentre quella sinistra sul pilastrino. Il panneggio, che cade con pieghe verticali, nasconde la gamba destra; la gamba sinistra, invece, è avanzata con il piede sinistro poggiante sul pilastrino. Presenta un foro sulla parte posteriore e conserva tracce di dipintura viola sul volto, mentre i piedi sono rossi. Per la sensualità degli atteggiamenti in cui la figura è rappresentata, rilassata e poggiata su un pilastrino, e per l’acconciatura alla maniera cnidia questa statuetta richiama le raffigurazioni di divinità in atteggiamento di riposo (Afrodite, Artemide, menadi, amazzoni)

  • OGGETTO statuetta femminile
  • MATERIA E TECNICA Reperti archeologici/ argilla
  • MISURE Altezza: 23 cm
  • CLASSIFICAZIONE Scultura
  • LOCALIZZAZIONE Foggia (FG) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Piazza Vincenzo Nigri, 3, Foggia (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La fondazione mitologica di Arpi sarebbe da attribuire a Diomede, l’eroe di Argo. Già frequentata a partire dall’età del Ferro (950-720 a.C. circa), evidenti sono le tracce dell’assetto insediativo di VI secolo a.C.: il centro daunio, composto da capanne e necropoli, era protetto da un fossato con terrapieno (aggere) a forma di semiluna, che si congiungeva al corso del fiume Celone. Nel corso del IV secolo a.C. i contatti e le influenze con le popolazioni vicine, in particolare con quelle osco-sannite, con i Greci, soprattutto Taranto, e infine con i Punici e i Romani si intensificarono. Tra il IV e il III secolo a.C., quando l’originario insediamento daunio di tipo sparso divenne più compatto, la città fu cinta da mura difensive e furono costruite residenze aristocratiche, che riprendevano i modelli planimetrici e decorativi della Grecia del tempo (Pella, Olinto, Eretria); nelle necropoli alle tombe a fossa e a grotticella si affiancarono ricche tombe monumentali a semicamera e a camera, in cui è documentato esclusivamente il rito dell’inumazione. Le tipologie di sepolture attestate ad Arpi in questa fase sono: tombe a fossa, a enchytrismos e a grotticella, mentre gli ipogei monumentali con volta a botte furono edificati ai margini dell’insediamento tra il III e il II secolo a.C
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO La Tomba di Ganimede fu costruita nella prima metà del III secolo a.C. con blocchi di tufi regolari e con copertura a doppio spiovente. Si accedeva all’ipogeo mediante un dromos con pareti intonacate. Del monunento non si conserva la fronte, la porta e parte dei blocchi di copertura, già asportati in antico. Di forma rettangolare era la cella deposizionale dotata di copertura a capanna. Notevole era il corredo della tomba, composto da ceramiche con decorazione policroma e terrecotte riproducenti figure femminili, delfini e Ganimede
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389187
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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