anfiteatro

Lucera, SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ I-II

Sulla base delle iscrizioni presenti sui due portali d'ingresso dell'anfiteatro, decorati con colonne di ordine ionico e timpano dentellato, è possibile far risalire la costruzione dell'edificio al periodo compreso tra il 27 a.C. e il 14 d.C. a spese del tribuno dei soldati Marcus Vecilius Campus, che dedicò l’opera al princeps (imperatore), conquistando celebrità e gratitudine nell’intero comprensorio. La struttura aveva una pianta ellittica. Si accedeva all’interno dell'arena, che era più bassa rispetto al piano di campagna , attraverso due grandi portali identici situati alle estremità dell’asse maggiore; altri due ingressi secondari si aprivano anche alle estremità dell’asse minore e immettevano direttamente nell’arena. Quest’ultima era delimitata da un canale di displuvio per l'acqua piovana e dotata di una galleria sotterranea che si ampliava in tre fosse, destinate ad ospitare servizi, animali e macchinari utilizzati negli spettacoli ludici. La cavea, invece, risultava divisa in quattro settori dagli accessi dell'arena, ognuno dei quali era suddiviso in sezioni minori e delimitato da corridoi orizzontali. Alla fine delle scalinate della cavea erano presenti gli spoliaria, di cui restano tratti di murature in opera reticolata. Probabilmente l'intero corpo architettonico era cinto da una muraglia che sorreggeva il velario. Nell’anfiteatro romano di Lucera un pubblico numeroso (16.000-18.000 spettatori) poteva assistere ai giochi gladiatori (munera) e agli scontri tra uomini e animali (venationes). Il monumento subì una risistemazione tra la fine del I secolo d.C. e gli inizi del II secolo d.C. Si deve far risalire alla conquista della città da parte dell’imperatore Costante II nel 663 d.C. la distruzione dell’anfiteatro e il suo abbandono. Nei secoli successivi il monumento, infatti, fu utilizzato come cava di pietre e si interrò progressivamente

  • OGGETTO anfiteatro
  • MISURE Misura del bene culturale 1600389168: 100x130 m
    Misura del bene culturale 1600389168: 43.20x75.20 m
  • CLASSIFICAZIONE luogo ad uso pubblico
  • LOCALIZZAZIONE Lucera (FG) - Puglia , ITALIA
  • INDIRIZZO Viale Augusto, 93, Lucera (FG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le prime tracce di frequentazione dell’insediamento, attestate sul Monte Albano, sono riferibili all’età neolitica (V millennio a.C. circa), all’età del Bronzo (II millennio a.C. circa) e alla prima età del Ferro (IX-VII secolo a.C. circa). Nel 315 a.C. Luceria divenne colonia latina, a seguito delle vicende legate alla Seconda guerra sannitica (326-305 a.C.), accogliendo 2500 coloni e usufruendo di speciali privilegi rispetto agli altri alleati. Il processo di romanizzazione della città influenzò notevolmente la definizione dell’impianto urbano, che si sviluppò in pianura. Dopo la guerra sociale (91-89 a.C.), Luceria divenne municipium (municipio). L’abitato, di forma quadrangolare e caratterizzato da un tessuto omogeneo, fu dotato, a partire dalla fine del IV secolo a.C., di una cinta muraria dall’andamento irregolare. Durante l’età augustea (44 a.C.-14 d.C.) la colonia latina fu investita da un nuovo processo di pianificazione urbanistica e di monumentalizzazione, infatti, a est dell’abitato, in un’area precedentemente adibita a scopi funerari, sorse un nuovo quartiere abitativo, arricchito dalla presenza di un grande anfiteatro. L’opera fu una delle massime espressioni urbanistiche di questo periodo, quando il Senato romano conferì ad Ottaviano il titolo di Augusto ed egli nobilitò la città di Luceria elevandola a residenza augustea. I resti dell'anfiteatro erano già visibili e riconoscibili dal Settecento, ma è solo a partire dagli anni ’30 del secolo scorso che divenne oggetto di indagini sistematiche e di restauri
  • TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
  • CONDIZIONE GIURIDICA dato non disponibile
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600389168
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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