asse (indeterminata- elemento decorativo)
Asse lignea di forma rettangolare; incerta interpretazione. Il reperto presso un lato corto ha il bordo con taglio a 90°, l’altra estremità è fratturata. Presso quest’ultima però si intercetta il laterale dell’incavo che invece è ben conservato e di forma grossomodo quadrata nella parte opposta dell’asse. Sulla faccia principale, nella parte superiore si nota un foro circolare presso l’estremità integra, sede di cavicchio forse realizzato con il cesello o con il trapano a mano; quasi al centro due cavicchi passanti sul retro, paralleli e ravvicinati. Sull’altra faccia, oltre i due cavicchi si nota una superficie liscia e ben levigata. Le lavorazioni riscontrate sul reperto sono levigatura, piallatura, scalpellatura, trapano a mano, sega. La specie arborea, per analogia visiva è l’abete bianco (Abies alba)
- OGGETTO asse indeterminata- elemento decorativo
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MATERIA E TECNICA
legno/ a intaglio/ levigatura
a scalpello
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MISURE
Altezza: 1.5 cm
Lunghezza: 30 cm
Larghezza: 5.7 cm
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CLASSIFICAZIONE
EDILIZIA/ CARPENTERIA
- LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
- INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reperto è parte integrate dell’orditura primaria e secondaria del tetto del cosiddetto “Salone dei marmi” (amb. 18) della Casa del Rilievo di Telefo, nell'Insula Orientalis I;. Il controsoffitto era decorato a cassettoni e oggi restano oltre 200 frammenti. Il telaio era costruito da finte travi ad “U”, ottenute assemblando montanti a sezioni rettangolare e assi decorate. Nel telaio si inseriscono cornici e lacunari. A seguire si è ricostruito lo schema decorativo sempre grazie all’opportunità offerta dalle tecnologie di modellazione 3d, delle tecniche di texture mapping e shading. Il punto di partenza delle ricostruzioni sono state le mappe fotorealistiche degli elementi del cassettonato ligneo, fatte dagli archeologi; grazie la documentazione fotografica e grafica dei singoli elementi, le analisi delle tracce lasciate sulla superficie dagli elementi in rilievo mancanti e le analisi chimico-fisiche sui pigmenti. La composizione era enfatizzata da un forte effetto chiaroscurale, ottenuto grazie ai diversi piani di profondità dei lacunari e dei pannelli decorati con motivi geometrici a rilievo e grazie ad una ricca policromia. Quest’ultima articolata in azzurro, rosso, verde, giallo, blu, bianco e in alcuni casi anche foglie d’oro. La stesura del colore veniva eseguita con il manufatto già montato in quanto le parti non dipinte, corrispondono agli elementi che andavano sovrapposti e quindi non visibili. Il tetto fu realizzato nella piena età augustea; lo stile di riferimento del controsoffitto è attribuibile al gusto del cd. II Stile Pompeiano, ma sembrano esserci stati restauri e rifacimenti negli anni successivi. Il raffinato controsoffitto fu mantenuto, anche dopo il sisma del 62 d.C., quando parte del pavimento in opus sectile e il rivestimento parietale vennero rifatti, utilizzando parzialmente materiali di riuso (Camardo D., Notomista M. 2015, p. 293)
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500925792
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0