statua ritratto
Statua-ritratto realizzata in marmo pentelico (per il corpo) e in marmo insulare (per la testa), di dimensioni maggiori del vero che ritrae Marcus Nonius Balbus in abiti militari. Conserva il plinto con i piedi e il sostegno, parte del tronco, lo spallaccio destro con il braccio, parte della gamba destra, metà della sinistra e la testa. La figura, impostata su un plinto circolare con sostegno in forma di tronco d'albero, gravitava sulla gamba sinistra, mentre la destra era leggermente flessa e scartata di lato; il braccio destro è sollevato e proteso nel gesto del saluto, il sinistro è leggermente piegato. La figura indossa una tunica corta e morbida al di sotto della lorica; il mantello, allacciato sulla spalla sinistra, ricade dietro la schiena e avvolge l’avambraccio piegato in avanti per poi ricadere verso il basso. L’armatura liscia, priva di decorazione, con l'indicazione dei dettagli anatomici della muscolatura, termina inferiormente con una tripla fila di
- OGGETTO statua ritratto
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MISURE
Altezza: 205 cm
Larghezza: 93 cm
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CLASSIFICAZIONE
SCULTURA/STATUARIA
- LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
- INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Marco Nonio Balbo era un personaggio di rango senatorio appartenente ad una famiglia di origine nocerina: egli visse ad Ercolano e fu tribuno della plebe fedele ad Ottaviano nel 32 a.C., ricoprì la carica di pretore e infine proconsole della provincia di Creta e Cirene intorno all'anno 20 a.C. Avendo reso servigi ad Ercolano facendo restaurare la Basilica, le porte e le fortificazioni, fu nominato patrono della città e furono a lui erette almeno dieci statue, secondo la documentazione ad ora nota, collocate nei luoghi più rappresentativi della città. Soltanto una parte è giunta sino a noi: la serie di statue onorarie si apre con due statue equestri erettegli dai nucerini e dagli ercolanesi (Napoli MANN inv. 6211, 6104) sulla terrazza retrostante il teatro, a cui seguirono una statua togata (MANN inv. 6167) collocata nella "Basilica Noniana" in una galleria in cui è raffigurato insieme ad altri membri della sua famiglia, un’altra statua (MANN inv. n. 6102) in cui è raffigurato in nudità eroica, ritrovata nel teatro ed infine la statua loricata in esame, eseguita dopo la sua morte. La statua fu rinvenuta in due fasi: la testa, il piede sinistro e il sostegno nel 1942, sulla terrazza antistante le Terme Suburbane, e la parte sinistra del corpo nel 1981 durante lo scavo della spiaggia sottostante (vedi Maiuri 1942, pp. 253-278; Camardo-Notomista 2018, p. 209). La statua-ritratto loricata fu posta su una base rivestita di marmo, alle spalle dell'altare funerario a lui dedicato, dal suo liberto Volusianus (inv. n. 78435; vedi Pozzani 2015) verso la fine dell'età augustea, entro un giardino realizzato su una delle terrazze meridionali prospicienti l'antico litorale. La statua, così come l'iscrizione, era rivolta verso il mare e quindi era subito visibile a coloro che accedevano alla città ai quali, forse, il cenno di saluto del braccio destro era rivolto. La statua, per la corazza anatomica con spallacci poligonali, le decorazioni delle pteryges e la posa sembra aver attinto come modello iconografico al tipo “Butrinto” (Laube 2006, pp. 119-126; Cadario 2004, pp. 120-135; Foresta/ Notomista/ Santaniello 2018, pp. 235-236, Cadario 2011, p. 225), recuperando quindi iconografie tardoclassiche, come risulta tipico dei loricati di età augustea. Il ritratto è inquadrabile cronologicamente nella media età augustea, tra la fine del I secolo a.C. e l'inizio del I d.C
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500924947
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Parco Archeologico di Ercolano
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0