sito pluristratificato

Villaricca, Età antica del bronzo-Età tardoantica

Gli scavi hanno consentito l'individuazione, di una sistema di opere idrauliche legate proprio allo sfruttamento delle acque canalizzate dalla collina dei Camaldoli intorno alle quali si sono articolate una serie di percorrenze viarie e impianti di tipo insediativo. Sono stati individuati a soli 0.60 m dal piano di calpestio attuale un grande bacino di forma allungata, con andamento NO/SE, dalle dimensioni di circa 40x20 m, profondo 2 m ca. e un canale di adduzione lungo il lato S/E dello stesso. L'invaso era delimitato da sponde irregolari con pendenze e inclinazioni variabili; lungo le cui superfici era presente una forte ossidazione di colore rossastro che confermerebbe l'ipotesi che il bacino idrico fosse rimasto in funzione per un periodo medio-lungo. Nei livelli di riempimento sia di tale bacino che del canale sono stati ritrovati frammenti di ceramica d'impasto, databili all'età del Bronzo Antico, appartenenti a varie tipologie vascolari, fra cui olle, scodelle e tazze, che trovano confronti con materiali pertinenti alla facies culturale di Palma Campania. Nella zona circostante gli impianti sopra descritti, sono state messe in luce altre evidenze relative alla stessa fase di frequentazione e ad essi collegate. Si tratta di una serie di canalette parallele, con orientamento NE/SO, presenti lungo il lato E dell'invaso, a probabile uso agricolo, e di una fitta serie di battuti stradali che, con diversi orientamenti, conducevano all'invaso, su i quali erano visibili le tracce del passaggio dei carri. Sono stati individuati tagli di fondazione di due modeste strutture a pianta circolare (diametro 3 e 5 m ca.), nonché due focolari con abbondante materiale ceramico, sempre riferibile alla facies culturale di Palma Campania, e una serie di buchi di palo disposti in modo irregolare. I tagli a pianta circolare possono essere appartenuti a piccoli recinti o, più probabilmente, collegati a pratiche di tipo funerario. Inoltre, a circa 60 m dal fronte Ovest della masseria moderna, si è individuata un'ampia area certamente destinata ad uso produttivo nella quale sono state rinvenute una fornace e tre cisterne in opus reticulatum rivestito di cocciopesto, ed una struttura ipogea, con probabile funzione di magazzino. Due delle cisterne erano fuori terra e di piccole dimensioni adiacenti il magazzino. La terza era una cisterna gemina, priva di copertura, composta da due ambienti di circa 4x5 m, che si conservano per un’altezza massima di 2.80 m. Intorno a quest'area artigianale sono emerse tracce di un sistema di canalizzazioni da riferire allo sfruttamento agricolo dell’area, nonché sepolture di diversa tipologia e datazione: alcune di esse risultano coeve alla vita dell’insediamento, altre di età tarda, che si sovrappongono alle canalette agricole, appartengono alla fase di dismissione dell’insediamento o almeno di una parte di esso

  • OGGETTO sito pluristratificato
  • LOCALIZZAZIONE Villaricca (NA) - Campania , ITALIA
  • INDIRIZZO Traversa Corso Italia, s.n.c, Villaricca (NA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tracce relative ad una struttura sono emerse poco più a Nord del bacino artificiale, durante una fase di ampliamento dello scavo nell'area dell’erigendo Parco Urbano di Villaricca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Siti archeologici
  • INTERPRETAZIONE Le esplorazioni hanno restituito testimonianze relative a due diverse fasi di frequentazione: la prima protostorica, riferibile all'età del Bronzo Antico, l’altra romana, compresa in un arco cronologico che va dalla fine del I secolo a.C. all'età tardoantica. Il sistema di approvvigionamento idrico, con l'annesso canale di adduzione, è da interpretarsi come il risultato di un'azione antropica intervenuta a regolarizzare una depressione di origine naturale scavata dall'acqua stessa nelle fasi di esondazione del paleolveo dei Camaldoli, allo scopo di facilitare lo sfruttamento delle acque meteoriche. Gli elementi rinvenuti attestano che l’area doveva costituire un punto nodale e un luogo di transito nel settore interno flegreo per uno o più insediamenti che ne sfruttavano le risorse idriche, ubicati poco lontano dalla zona indagata, come dimostra anche la scarsa presenza di segni di dilavamento sul materiale ceramico recuperato sia all'interno del bacino che nelle aree circostanti. Si evidenzia quindi, nell'Età del Bronzo Antico una profonda trasformazione avvenuta nel territorio interno flegreo dovuta alla presenza di una fonte di approvvigionamento idrico e alla necessità di regolamentarne lo sfruttamento. L'area destinata ad uso produttivo è, diversamente ascrivibile ad età romana e la realizzazione dell'impianto produttivo va collocata tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C. L'area mostra fasi di frequentazione fino all'età tardoantica
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500584954
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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