lucerna bilicne (Loeschcke XX)
Lucerna bilicne in bronzo a corpo piriforme, a due becchi contrapposti,allungati, distinti dal corpo, con terminazioni semilunate e ampio foro per lo stoppino. Tutto il corpo della lucerna è circondato da una fascia sopraelevata, il disco è ovale e non distinto. Infundibulum ridotto, rotondo; sei forellini d'areazione sul disco. Sui becchi sono alloggiate ad una coppia di rondelle accoppiate, le figurine plastiche di due delfini, che trattengono alle estremità delle code un globetto, al quale è poi collegata una tabula ansata anepigrafe ed un gancio per la sospensione. La tabula, con alette a coda di rondine, presenta fori per la sospensione in alto e in basso, centralmente; una sottile solcatura ne definisce internamente il perimetro.Basso piede distinto, ad anello
- OGGETTO lucerna bilicne loeschcke xx
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione/ a punzone/ cesellatura
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MISURE
Diametro: 7.3 cm
Altezza: 18.6 cm
Lunghezza: 22.1 cm
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CLASSIFICAZIONE
STRUMENTI-UTENSILI-OGGETTI D'USO/ ILLUMINAZIONE
- LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
- INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Particolarmente elegante e raffinato, questo esemplare a becchi contrapposti presenta un apparato decorativo che rimanda ad un soggetto iconografico, quello del delfino, estremamente popolare nelle case delle città vesuviane, dove spesso era raffigurato in associazione alle figure di divinità marine e, assai frequentemente, alla dea Venere.La tabula ansata collegata alla lucerna sembra presentare il campo per l'iscrizione vuoto: lo stato di conservazione non consente di chiarire se fosse stata deliberatamente omessa o se piuttosto l'iscrizione sia perduta in quanto applicata solo superficialmente, o magari in vernice. Le tabulae ansatae risultano ampiamente utilizzate in tutto il mondo antico e spesso sono documentate come ex voto nei santuari, dove si presentano isolate o collegate ad un oggetto donato, del quale recavano la dedica.Le lucerne bronzee a corpo piriforme raggiusero la definitiva tipizzazione apartire dalla metà del I secolo d.C. ed è proprio nella seconda metà del secoloche il tipo raggiunse la maggiore diffusione. La produzione continuò anche neiprimi decenni del II secolo d.C., con una grande diffusione in tutto l'Impero
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500391568
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Napoli e Caserta
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2021
2022
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
Fonti e documenti testuali (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0