candelabro

Ercolano, 50 d.C - 79 d.C

fusto quadrangolare, liscio, a spigoli vivi, con base superiore conformata ad erma bifronte con cordolo a cilindro per l'innesto di una cimasa e base inferiore circolare, a vasca bassissima con orlo ingrossato profilato, dalla caratteristica forma ' a disco', sostenuta da un sostegno tripode zoomorfo con basette circolari di appoggi e perni di ancoraggio alla base

  • OGGETTO candelabro
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione/ a incisione
  • MISURE Altezza: 116 cm
    Spessore: 3 cm
    Larghezza: 23 cm
  • CLASSIFICAZIONE STRUMENTI-UTENSILI-OGGETTI D'USO/ ILLUMINAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Parco Archeologico di Ercolano
  • INDIRIZZO Corso Resina 187, Ercolano (NA)
  • SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE depositi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo reperto, nell'archivio storico di Ercolano, compone un esemplare con inv. 75777.L’elefante nelle produzioni in metallo è unmotivo abbastanza raro sia nel vasellame (M. Menninger, Die römischen Silbergefäße im Rheinischen Landesmuseum Bonn, inHaus lacht vor Silber 1997, pp. 99-124; pp. 104-106, n. 3 a/b; F. Baratte, La vaisselle d’argent de part et d’autre des Alpes: circulation et échanges à l’époque romaine, in G. Sena Chiesa – E.A. Arslan (Edd.), Optima via, Atti del Convegno Internazionale di Studi “Postumia”, Cremona 13-15 giugno 1996, Cremona 1998, pp. 227-238; p. 231, figg. 2-4) che negli oggetti d'uso. Le prime rappresentazioni sono documentate in età ellenistica da monete siriane del III a.C.; nel II e I a.C. troviamo l’elefante come emblema nella ceramica calena, nelle terrecotte di Mirina e nelle monete romane. Da inquadrare probabilmenteancora in età ellenistica il fulcrum in bronzo della Sammlung Loeb a Monaco, la cui datazione oscilla tra II a.C. e I d.C. Nella toreutica il confronto più prossimo è il piccolo capitellofigurato in porfido del Vaticano di età augustea ed in età imperiale troviamo gli elefanti come motivo decorativo delle pteryges delle statue loricate. Il confronto più stringente con il nostro esemplare viene però dall'ambito iconografico, nella pittura vesuviana, che ci ha restituito rappresentazioni di II stile nella Casa del Sacello Iliaco e rappresentazioni più tarde come nella Casa dei Vetti: un candelabro dipinto con elefanti (V. Sampaolo, Pompei. Pitture e mosaici, Roma 1990-2003 V, 1994, pp. 543-545, n. 129)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500062046
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Parco Archeologico di Ercolano
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2012
    2023
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA Fonti e documenti testuali (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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