tegola/ rettangolare bollata

Segni, PERIODIZZAZIONI/ STORIA/ Età antica/ Età romana fine/ inizio

Frammento di tegola con bollo. Il bollo ha perduto tutta la sua parte sinistra, dove le lettere, a rilievo piatto, sono completamente scomparse. Anche la terminazione a destra presenta difficoltà di lettura. Si notano le P aperte e i segni di interpunzione circolari. Il testo, come ricostruito, permette di assegnare senza grandi dubbi il bollo alla nota gens degli Hordeonii. Rispetto a questo, più piccolo e con lettere a rilievo più esile e arrotondato, si notano: il gentilizio, espresso nella forma Hor(deonius) e non Ho(rdeonius); lindicazione del patronato, limitato a un P(ublius) e non ai due personaggi, uno anchesso P(ublius), espressi nellaltro dalla legatura fra P e L. Impossibile infine dire se nella lacuna iniziale, che pur potrebbe contenere tre lettere, sia espresso lo stesso praenomen Sex(tus): la traccia, molto dubbia, di una stanga verticale precedente la H renderebbe tale ipotesi impraticabile. La cronologia, su base squisitamente paleografica, potrebbe essere posta sullo scorcio del II sec. a.C. o nei primi decenni del successivo: la presenza nel complesso del Ninfeo potrebbe dunque consentire di proporre una cronologia legata alla fase costruttiva del monumento. In tal caso, il timbro costituirebbe preziosa attestazione della presenza della gens a Segni già prima della disfatta mariana dell82 a.C., restituendola ora con certezza fra quelle protagoniste della grande fioritura tardo ellenistica della città

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