capitello

Roma, SECOLI/ IV

Il kalathos presenta quattro larghe foglie d’acanto caratterizzate da fogliette appuntite di acanto spinoso che si incurvano alla sommità sotto l’abaco in sostituzione delle classiche volute. Le fogliette si urtano formando figure geometriche irregolari. Tra le foglie a partire dalla base del kalathos si innalza uno stelo piatto che termina in un bocciolo triangolare incastrato tra la sommità delle foglie e il bordo aggettante del kalathos. Dal bocciolo nasce un fiore carnoso formato da listelli che si incontrano in basso formando una serie di V. Il kalathos è sagomato, il fiore d’abaco è rappresentato da un piccolo tassello quadrato di marmo come generalmente si riscontra nei capitelli a foglie lisce. Il capitello mostra influenze asiatiche e si avvicina strettamente, anche nelle dimensioni, agli esemplari pubblicati da P. Pensabene provenienti dal Piccolo Mercato di Ostia datati dall’autore nel IV secolo d.C. (cfr. Pensabene 1973, nn. 657-58, tav. LXII). Esemplare in tutto simile al 1201363899 posizionato anch’esso nella loggia

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