testa

Roma, SECOLI/ II primo quarto

Scultura di forma tondeggiante, probabilmente una testa di cui rimangono alcune ciocche rialzate a forma di fiamma, mosse da incisioni profonde che conferiscono a quel poco che resta effetti chiaroscurali. Sul lato destro sembra di riconoscere un orecchio appuntito. Queste caratteristiche potrebbero far riconoscere in questo esemplare una testa di satiro, di cui si conservano alcune ciocche rialzate sulla fronte e il caratteristico orecchio. La serie di fori presenti sulla sommità potrebbe indicare la presenza di una corona di ramoscelli di pino lavorata a parte fissata con perni metallici la cui asportazione potrebbe aver causato le vacuità osservabili sulla calotta. Una simile lavorazione caratterizzava anche la testa di giovane satiro ridente del Museo Nazionale Romano (Vasori 1979, pp.150-151, n. 104) che si avvicina alla testa di villa Sordi anche per il tipo di resa delle grosse ciocche e per l’uso del trapano nei capelli. La datazione ai primi decenni del II secolo può essere convincente anche per l’esemplare in questione

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