Sulla lastra, dopo un alto bordo liscio, si imposta il classico motivo a cancello aggettante sul piano di fondo che ha origine da un elemento circolare da cui si dipartono segmenti lineari che caratterizzano questo tipo di manufatti. Gli esempi di transenne romane con motivi “a cancellum” ad assi incrociati caratterizzati, nei punti di unione, da borchie "bronzee" sono numerosissimi, come anche quelle con motivi “a pelte” e “a losanghe”. In età antica era utilizzato anche il motivo “ad archetti” sovrapposti, di cui un interessante esempio e quello delle transenne di recinzione del monumento funebre di Obulacco a Sarsina, databile al I secolo a.C.: una delle transenne originali è esposta oggi nel Museo della città (Canali 2008, p. 376). Alcuni dei motivi decorativi in particolare quello “a cancellum” e quello “ad archetti” attestati nelle transenne di età antica, verranno utilizzati anche in periodo tardoantico e altomedioevale nei cancelli a chiusura delle finestre di edifici religiosi e civili (cfr. M. Salvadori, Giulia M.B. Pavan 2012-2013, pp. 345 ss.) rendendo spesso difficile, in mancanza di dati relativi alla provenienza ed alle modalità di ritrovamento dei manufatti, determinare il loro preciso ambito di datazione (cfr. A. Manodori 1982, pp. 61-62 e S. Pannuzi, S. Lugli 2019. Un frammento di lastra di pluteo molto simile è conservato a Santa Maria in Domnica dove analogamente i campi triangolari sono incorniciati da gole dritte. Plutei uguali sono stati rinvenuti a Porta Latina e ai Ss. Quattro Coronati (cfr. Pensabene 2003, p. 181, 5, fig. 29). In mancanza di dati circa la provenienza, risulta difficile inquadrare cronologicamente precisamente il frammento di transenna che per la lavorazione accurata e le proporzioni può essere inserito nella piena età imperiale