rilievo/ funerario

Roma, SECOLI/ II fine

Il frammento, di dimensioni molto limitate, conserva solo il piano d’appoggio irregolare su cui si doveva svolgere una scena. Sul terreno restano le tracce di due personaggi di cui rimangono solo i piedi. Il primo, un piede destro presumibilmente maschile, rappresentato ad altorilievo appoggia solo la punta avanzando verso sinistra. Mostra una calzatura composta da una bassa suola e sulla gamba si notano delle linee parallele che fanno pensare a delle strisce di cuoio, sul modello delle caligae. Completamente appoggiato sul piano, separato dall’altro da un lungo oggetto, forse una lancia e completamente appoggiato sul terreno è un altro piede, questa volta sinistro, calzato con calcei, che sembra procedere in senso inverso, cioè verso destra. A livello di ipotesi si potrebbe pensare ad una scena di battaglia o comunque ad un’azione che si sviluppa alla presenza di un soldato con lancia e caligae, e di un ignoto personaggio che procede verso il centro della scena. Lo stato di conservazione del reperto e la sua esiguità non permettono di identificare la scena, né di precisare l’appartenenza del rilievo, eventualmente ad un sarcofago e piuttosto un rilievo a carattere storico. Per quanto riguarda la cronologia si può pensare ad una datazione nell’ultimo decennio del II secolo d.C. in analogia con i grandi sarcofagi di battaglia come quello di Portonaccio (cfr. L. Musso 1985,Il frammento, di dimensioni molto limitate, conserva solo il piano d’appoggio irregolare su cui si doveva svolgere una scena. Sul terreno restano le tracce di due personaggi di cui rimangono solo i piedi. Il primo, un piede destro presumibilmente maschile, rappresentato ad altorilievo appoggia solo la punta avanzando verso sinistra. Mostra una calzatura composta da una bassa suola e sulla gamba si notano delle linee parallele che fanno pensare a delle strisce di cuoio, sul modello delle caligae. Completamente appoggiato sul piano, separato dall’altro da un lungo oggetto, forse una lancia e completamente appoggiato sul terreno è un altro piede, questa volta sinistro, calzato con calcei, che sembra procedere in senso inverso, cioè verso destra. A livello di ipotesi si potrebbe pensare ad una scena di battaglia o comunque ad un’azione che si sviluppa alla presenza di un soldato con lancia e caligae, e di un ignoto personaggio che procede verso il centro della scena. Lo stato di conservazione del reperto e la sua esiguità non permettono di identificare la scena, né di precisare l’appartenenza del rilievo, eventualmente ad un sarcofago e piuttosto un rilievo a carattere storico. Per quanto riguarda la cronologia si può pensare ad una datazione nell’ultimo decennio del II secolo d.C. in analogia con i grandi sarcofagi di battaglia come quello di Portonaccio (cfr. L. Musso, in MNR, I, 8, 1 pp. 177-188, n. IV,4)

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