statua/ gamba

Afrodite, Roma, SECOLI/ II seconda metà

Il frammento presenta tracce di un ricco panneggio che aderisce perfettamente ad una gamba destra nuda, appartenente ad una figura probabilmente femminile, considerando il suo aspetto slanciato e la caviglia sottile. Le pieghe del mantello sul lato destro, rivolto all’esterno, sembrano avvolgere la figura seguendo un andamento curvilineo, specialmente quelle verso il basso. Si tratta di pieghe poco profonde, trattate in maniera piuttosto rigida. Sul lato destro un tratto del panneggio assume una forma curvilinea che racchiude uno spazio caratterizzato da pieghe. Proprio questo particolare, insieme all’andamento del mantello che avvolge la figura potrebbero far ipotizzare che si possa trattare di una statuetta di Venere Anadiomene o di una ninfa con conchiglia dove il ricco panneggio circonda le gambe gonfiandosi ed arricciandosi. Nonostante l’esiguità del frammento si nota un certo colorismo dovuto al contrasto tra panneggio e levigatezza del nudo anche se le pieghe rivelano un discreto uso del trapano; questi elementi si riscontrano anche in una statuetta di ninfa semipanneggiata nel Museo Nazionale Romano (MNR, I, 2, pp. 186-189) datata nella seconda metà del II secolo d.C. che probabilmente ornava un ninfeo o un giardino in parte ispirata all’Afrodite di Siracusa nota come Landolina (IV sec. a.C./II sec. a.C). Il frammento in esame, appartenente ad una statuetta di dimensioni inferiori al vero, può condividere con il confronto citato la datazione e probabilmente anche la destinazione

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