Il frammento conserva un anthemion in cui si sviluppa un motivo vegetale costituito da un tralcio d’acanto. Le volute dei tralci si uniscono alla base dell’anthemion dando vita ad un elemento vegetale con due fogliette, su cui si imposta un calicetto molto aggettante a tre lobi percorso da profonde solcature. Dal calice hanno origine due foglie aperte. Immediatamente a sinistra sono altre tracce del tralcio d’acanto Nonostante la corrosione il frammento mostra un largo uso del trapano che conferisce al rilievo un notevole vigore plastico al rilievo e accenti chiaroscurali. Probabilmente si tratta di un frammento di architrave che per analogie con un frammento di decorazione architettonica conservato nel Museo Nazionale Romano può essere attribuito ad età flavia (cfr. B. Pettinau, in MNR, I, 7,2, Roma 1984, pp. 419-20)