Viene raffigurato un uomo piuttosto giovane il cui volto mostra fronte alta coronata da una prima fila di corti riccioli rialzati, probabilmente separati dalla restante capigliatura da una fascia di cui restano le tracce per l’appiattimento regolare dei capelli. Dietro l’orecchio destro i riccioli si dispongono con regolarità in ciocche separate e appiattite, ciascuna resa meccanicamente con sottili incisioni. Gli occhi sono profondamente infossati nelle cavità orbitali e le arcate sopracciliari appaiono prominenti. Il naso breve conserva la radice. La bocca, per quanto si possa apprezzare, sembra sottile. Lo stato di conservazione rende molto problematica l’identificazione in relazione ai tratti e alla probabile presenza della larga benda con un ritratto o con una possibile rappresentazione di un atleta. La testa che mostra tratti idealizzati e dimensioni superiori al vero, in relazione al trattamento dei ciuffi unicamente conservati sul lato sinistro della testa, con incisioni appena accennate e senza uso di trapano può essere datata tra il I e il II secolo d.C. Confronti si possono istituire con una testa giovanile, caratterizzata anch’essa dall’attributo della tenia, conservata a Palazzo Lancellotti a Roma dai tratti idealizzati che riprende caratteri diffusi nel IV secolo a.C. con acconciatura a corti riccioli piatti e anastolè poco accennata(cfr. M. Papini, in Collezione di antichità di Palazzo Lancellotti ai Coronari, Roma 2008, pp. 169-171)