statua/ sostegno

Asclepio, Roma, SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ I-II

Rimane parte di un elemento di forma tondeggiante sul quale sembra avvolgersi un serpente di cui rimane parte del corpo mentre la coda più sottile pende verso il basso. Potrebbe trattarsi di una statua di Asclepio, per l’attributo del bastone che compare immancabilmente nelle raffigurazioni del dio della medicina intorno al quale si avvolge il serpente sacro (cfr. la statua del dio della collezione Ludovisi nel Museo Nazionale Romano: MNR, I, 5, Roma 1983, pp. 36-38, n. 16) . L’attributo del serpente caratterizza anche una statua del dio Osiride, lo sposo di Iside nella veste di Chronocrator, come si può osservare nell’ esemplare di dimensioni minori del vero, conservato al Museo di Palazzo Altemps, dove il serpente avvolge nelle sue spire il corpo del dio, simboleggiando lo scorrere del tempo (cfr. V. Mazzucca, in L’età dell’angoscia (a cura di E. La Rocca, C. Parise Presicce, A. Lo Monaco, Roma 2015, p. 412). Un elemento circolare su cui si appoggia il serpente forse interpretabile come un nodo del bastone, potrebbe far propendere per l’attribuzione di tale elemento ad una statua di Asclepio, che in relazione alla resa a rilievo molto alto con cui è trattato il corpo del serpente, potrebbe essere stata prodotta in un arco cronologico tra il I e il II secolo d.C

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