Arianna addormentata

Arianna, Roma, PERIODIZZAZIONI/ Storia/ Eta' moderna

La statuetta è una replica moderna di dimensioni minori del vero della Arianna addormentata, le cui copie antiche più note sono ai Musei Vaticani e agli Uffizi. A lungo identificata con Cleopatra, per il bracciale a forma di serpente, nel ‘700 Ennio Quirino Visconti interpretò correttamente la scultura come Arianna abbandonata da Teseo a Nasso svegliata da Dioniso che la prese in sposa. In particolare l’esemplare nel giardino, riprende il modello del Vaticano per la presenza di alcuni dettagli come la frangia del mantello sotto il fianco sinistro della donna presente solo sul marmo vaticano e non nell’esemplare fiorentino la cui testa appartiene ad una integrazione del XV secolo. Pur nella stretta imitazione del modello, la statuetta mostra lievi differenze nelle pieghe ricadenti del panneggio sicuramente più brevi che nella statua romana, replica del II secolo d.C. di un originale ellenistico della scuola di Pergamo (cfr. C. Gasparri, Statua di Arianna dormiente, cd. Cleopatra, in Villa Medici. Il sogno di un cardinale. Collezioni e artisti di Ferdinando de’ Medici, Roma 1999, pp. 168 ss., n. 17; F. Rausa, Statua di Arianna addormentata cosiddetta Cleopatra, in L’Idea del bello: viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori, I-II, Roma 2000, p. 187, n. 1; P. Pensabene, I marmi nella Roma antica, Roma 2013, p. 172)

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