statua/ sostegno

Roma, SECOLI/ ARCHI DI SECOLI/ II-III d.C fine/ inizio

Si tratta di un frammento di tronco su cui si avvolge un tralcio di vite da cui pendono foglie e grappoli d’uva. La pianta di vite presenta un tralcio robusto, tondeggiante, che si stacca totalmente dal fondo liscio del tronco. Si può ipotizzare che il frammento abbia avuto la funzione di sostegno per una statua di dimensioni inferiori al vero raffigurante Dioniso, poiché gli elementi del tralcio di vite accompagnano frequentemente le sue raffigurazioni (a titolo di esempio cfr. il tronco della statua di Dioniso nella collezione della Fondazione Sorgente Group intorno a cui si avvolgono tralci di vite e grappoli: D. Candilio, Il sorriso di Dioniso (a cura di E. La Rocca), Torino 2010, pp. 63-74, figg. 1-2). Nonostante l’esiguità del frammento, l’abbondante uso del trapano ed i segmenti di marmo che uniscono le foglie frastagliate, indicano una datazione compresa tra la fine del II ed il primo quarto del III secolo d.C. anche sulla base di un confronto con uno stipite decorato da tralcio di vite, foglie e grappoli del Museo Nazionale Romano (cfr. M. Mazzei, in MNR, I, 3, Roma 1982, p. 15)

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