Il frammento appartiene ad un’anfora del tipo Dressel 20, caratterizzata da un grande corpo di forma globulare e anse spesse, impostate subito sotto l’orlo e attacco della spalla, bruscamente piegate. Il collo è corto, l’orlo concavo. Questo contenitore destinato al trasporto dell’olio dalla provincia spagnola della Betica, fu prodotto a partire dall’epoca di Tiberio per più di due secoli mantenendo inalterate le stesse caratteristiche formali fino al III secolo, quando la sua produzione scompare. Per le caratteristiche dell’orlo a sezione triangolare e delle anse si può confrontare con anfore rinvenute ad Ostia databili nell’ambito del III secolo d.C. (C. Panella, Appunti su un gruppo di anfore della prima, media e tarda età imperiale, in Ostia III, Studi Miscellanei, 21, Roma 1973, pp. 460-633). Si può affermare che si tratta dell’anfora olearia maggiormente diffusa in tutto l'occidente romano. Il frammento in esame non conserva tracce di bolli o tituli picti ma è necessario ricordare che le Dressel 20 bolli sono quelle che con più frequenza si presentano bollate (per una recente analisi dei bolli su ansa delle anfore olearie Dressel 20 di provenienza spagnola, rinvenute nella discarica di una campagna di scavo alle falde del Gianicolo a Roma condotta tra il 2003 e il 2005 cfr. R. Biundo, I bolli sulle anse delle anfore Dressel 20, in F. Filippi, Horti et Sordes. Uno scavo alle falde del Gianicolo, Roma 2008, pp. 284-294)