Rilievo con figura di Ulisse (rilievo)
Sul frammento di lastra di forma triangolare è scolpita a bassorilievo la parte superiore di una figura maschile rivolta verso destra, seduta, vestita di una tunica exomis stretta in vita da una cintura; dietro l'avambraccio destro, in secondo piano, è visibile quello sinistro. Il volto di profilo ha un'espressione accigliata, sottolineata dalla ruga orizzontale sulla fronte e dal sopracciglio corrugato. L'atteggiamento di severitò del personaggio è aumentato dallo sguardo, fisso e attento davanti a sé, con la pupilla incisa. La barba arruffata e i baffi sono eseguiti in riccioli corposi, così come la folta capigliatura su cui è posato il pileo, tipico copricapo a punta frequentemente portato da Ulisse. Il gesto delle braccia e l'espressione inquieta e tesa del volto fanno individuare l'eroe nel personaggio seduto: in base al testo dell'Odissea si può pensare alla rappresentazione di un famoso episodio legato al ritorno a Itaca di Ulisse, dopo vent'anni di viaggi e avventure. Un vecchio miseramente vestito, con le chiome incolte e una lunga barba, viene benevolmente accolto da Penelope nella sua casa, dove la vecchia nutrice Euriclea prepara un bacile per lavare i piedi all'ospire sconosciuto e subito si accorge di una cicatrice sul piede, ricordo di un'antica ferita. Euriclea riconosce quindi Ulisse, ma egli la zittisce afferrandole con la destra la gola, con l'altra avvicinandola a sé sussurrando: "taci! nessun altro in casa lo sappia!" (Odissea XIX, 486). La posizione delle braccia della figura seduta e china in avanti ripete esattamente quanto narrato dall'Odissea: l'avambraccio destro è semipiegato in avanti per bloccare la gola della perduta figura di Euriclea, mentre i muscoli tesi dell'avambraccio sinistro indicano lo sforzo necessario per avvicinare a sé la donna imponendole il silenzio. Ulisse blocca con lo sguardo quello della nutrice che si trovava davanti a lui, seminginocchiata presso il bacile. La figura di Euriclea, presente nel mondo dell'arte greca, viene frequentemente riprodotta in epoca romana su lastre di terracotta di tipo Campana, in affreschi e argenterie. L'immagine della nutrice riconduce alla sfera del mondo familiare e si trova rappresentata anche nei sarcofagi di Marsiglia e di Firenze dove figurano Ulisse, Euriclea, il pastore Eumeo e il cane Argo. La fortuna delle immagini delle storie di Ulisse è tramandata dal mondo classico fino all'epoca moderna, come richiamo dall'antico di una figura altamente simbolica dell'esperienza umana. L'esecuzione di grande maestria e i riferimenri formali a cui si ispira fanno attribuire il rilieco odissiaco di via Latina a un artista greco operante tra la fine del II e il I secolo a.C.; la lastra marmorea era forse pertinente alla decorazione di un sepolcro di età repubblicana recentemente messo in luce in prossimità della tomba Barberini
- OGGETTO rilievo
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MISURE
Altezza: 35,2 cm
Spessore: 3 cm
Larghezza: 26,5 cm
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CLASSIFICAZIONE
ARREDI/ARREDI SACRI E VOTIVI
- AMBITO CULTURALE Produzione Neoattica
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Mattei di Giove
- INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
- SPECIFICHE DI REPERIMENTO Rinvenuto nel 1985 presso la tomba Barberini, al IV miglio della via Latina
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201222860
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale Romano
- ENTE SCHEDATORE Museo Nazionale Romano-Palazzo Altemps
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0