rilievo

Roma,

scultura e plastica, statuaria e rilievi, rilievo funerario . Frammento marginale inferiore di lastra rettangolare priva di cornice, fratta superiormente e ai lati, con la rappresentazione di quattro fasces a rilievo. Resta la parte terminale di tre fasci di verghe e di quattro manici di scuri (uno è parzialmente visibile lungo il margine fratto destro), mentre il resto del supporto è frutto di un’integrazione moderna in gesso. Sembra assai verosimile che il manufatto appartenga all’arredo parietale esterno del sepolcro di un personaggio di rango, come suggerisce il confronto tipologico con l’edificio sepolcrale rinvenuto a Labicum di P. Cluvius Maximus Paullinus, console all’inizio del regno di Antonino Pio, che esibisce in fronte lo status socio-politico del senatore attraverso la rappresentazione di dodici fasci littorii, distribuiti simmetricamente ai due lati del titulus maior con il cursus honorum completo [AE 1940, 99 = 1946, 168, cfr. anche Eck 1996, tav. X, fig. 1], o con la lastra sepolcrale di arredo parietale esterno del pretore L. Sinicius Reginus (II/III sec. d.C.), oggi murata nel chiostro di S. Paolo fuori le mura [Filippi 1998, fig. 90], che mostra - come simboli onorifici dell’ultima carica ricoperta dal defunto - una sella curulis con piedi a zampa leonina e quattro fasces, tre a destra e uno a sinistra del titulus maior, che in origine dovevano essere tre per parte [CIL, VI 1521, cfr. p. 3142, cfr. anche Eck 1996, tav. XI, fig. 2]. Altri esempi analoghi sono ad es. il rilievo scolpito con sei fasces conservato sempre nel chiostro di S. Paolo [Filippi 1998, fig. 90] e la fronte del sepolcro di C. Cartilius Poplicola a Ostia con la rappresentazione di sedici fasci littorii, due per ciascuna delle otto volte che il magistrato aveva ottenuto il duovirato ricordato nel titulus maior [AE 1968, 82].Per quanto riguarda lo status sociale del committente del rilievo in esame, la presenza di quattro fasces e il confronto tipologico con i monumenti sopra ricordati, permette di ipotizzare che si tratti di un personaggio di rango consolare. I fasces scolpiti sul nostro supporto dovevano pertanto essere originariamente sei, ai quali facevano pendant altri sei fasci rappresentati su una lastra di rivestimento parietale accostata, forse posta a sinistra di un titulus maior perduto, come nel monumento di P. Cluvius Maximus Paullinus a Labicum. Superficie liscia interessata da scheggiature e incrostazioni

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