pilastro/ fusto

Roma, SECOLI/ II inizio

Il frammento riferibile con buone probabilità ad un pilastro, conserva un girale di un tralcio di acanto serpeggiante in ascesa e resti di un secondo. Il fregio è inquadrato da una cimasa di fogliette lanceolate con estremità ripiegata, sul gradino tra il margine e la fascia decorata. Il motivo è molto comune nella decorazione di pilastri (cfr. per un inquadramento generale: PALLOTTINO 1946, p. 60 s.). Una cimasa di foglioline molto simile si trova sui pilastri dell’arco di Tito e dell’arco di Traiano a Benevento (sull’arco di Tito in generale: cfr. NASH 1968, p. 133, in part. fig. 147; da ultimo F. MAGI, 1975, pp. 99-116; MAGI 1977, pp. 331-347; un’illustrazione in dettaglio di uno dei pilastri e in PALLOTTINO 1946, p. 58, fig. 25. Per l’arco di Traiano a Benevento: ROTILI 1972, tav. LVI). Per quanto si può giudicare dallo stato di conservazione del frammento, i girali appaiono distribuiti con una certa scansione degli spazi senza sovrabbondanza di ornato. Non sembra di riscontrare tracce molto evidenti dell’uso del trapano nella esecuzione del fogliame. Le foglie ed il fiore centrale sono ben rilevati rispetto al fondo, mentre a rilievo più tenue e lo stelo terminale del girale spiraliforme su cui è impostato il fiore

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