sima/ con gocciolatoio

Roma, SECOLI/ I primo quarto

Al di sotto di un listello lievemente aggettante, il frammento conserva integra una piccola protome leonina, dalle fauci aperte, in cui tra i denti, e praticato il foro per la fuoriuscita dell’acqua. La testa di leone e caratterizzata da una criniera che incornicia a raggiera il muso, ripartendosi in tre grosse ciocche, che si incurvano verso il basso e risultano segnate da una incisione centrale. Al di sopra della fronte, tra le orecchie che assumono una forma semi circolare e ancora accennato un po’ di pelame. Gli occhi sono globulari ed appena sporgenti, mentre il naso, alquanto stretto all’attaccatura, si allarga verso l’estremità. La sima con gocciolatoi a protome leonina caratterizza fin dall’età arcaica numerosissimi edifici templari e non. Diversi gli esempi attestati in edifici di Roma, ispirati a modelli ellenistici, tra la fine del I sec. a. C. ed il I sec. d.C. (cfr. WILLEMSEN 1959, p. 127); nel II secolo si sviluppano forme diverse (cfr. ad es. D. E. STRONG 1953, tavv. XXXI e, XXXIII b; WILLEMSEN 1959, p. 100 ss.)

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