"Statua di Giove"

Roma, 14 D.C - 68 D.C

Statua maschile panneggiata, restaurata come Giove; solamente il torso della statua risulta antico; numerose sono infatti le parti restaurate. Di dimensioni appena superiori al vero, il torso apparteneva a una statua virile stante con ponderazione destra; il ginocchio sinistro è flesso e portato leggermente in avanti. Un panneggio girato attorno ai fianchi copre in parte la gamba destra, mentre lascia scoperto il ginocchio sinistro e parte della gamba destra; le estremità del mantello dovevano avvolgersi attorno al braccio sinistro, il braccio destro, almeno per quanto resta della spalla, doveva essere leggermente scostato dal corpo e parzialmente sollevato. Il restauro delle braccia risulta pertanto approssimativamente corretto. Osservando la diversa tensione dei muscoli delle spalle, si può dedurre che la testa doveva essere volta a destra e non frontalmente come appare nel restauro. Il panneggio forma un rotolo con fitte pieghe nella parte superiore, mentre la parte inferiore presenta una serie di pieghe oblique convergenti verso il braccio sinistro, sul quale dovevano raccordarsi le estremità del mantello. Nel restauro il panneggio è stato prolungato nella parte anteriore destra ed ancor più sul retro fino a poggiare sul plinto, costituendo una specie di sostegno per la statua. Di un sostegno antico non restano tracce, forse perdute con la parte inferiore delle gambe. La sua sistemazione prima del 1592 nella Vigna Mattei è attestata da un documento nel quale si legge di una “statua di Giove”. Quasi sicuramente la statua è menzionata anche in un documento del 1607 dove la statua è mandata a Pompeo Ferrucci per subire ulteriori restauri. La testa è moderna

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