In località Monte Bruciato, nel 1940, furono rinvenuti fortuitamente oggetti in bronzo facenti parte di un corredo funerario (grande fibula a navicella con linee parallele graffite, fibula più piccola con nucleo in ambra, 2 pendagli con 4 elementi mobili a catenella, oggetto con attacco quadrangolare d’uso incerto) di una sepoltura picena dell'VIII a.C. Sulla sommità del monte è presente una cava di ghiaia comunale dove sono stati raccolti una bulla bronzea, frammenti ceramici e altri reperti non meglio specificati databili genericamente all’Età del Ferro. Nel 2002 un antiquario ha segnalato ai carabinieri che un tale di Bergamo avrebbe acquistato da un uomo del posto un elmo in bronzo e una fibula per una cifra importante; provenivano da tombe picene poste tra Monte della Mattera e Fontecorniale. L’ubicazione corrisponde a quella di Montebruciato la cui necropoli tuttavia non è mai stata identificata con sicurezza, neanche durante un sopralluogo del 1996. In quell’occasione si appurò, tuttavia, che la sommità del monte era stata distrutta da una cava di breccia. Nel terreno rimosso si trovarono anellini in bronzo forse di un pendaglio, da cui si può dedurre che la necropoli è stata verosimilmente distrutta