Il nucleo abitato di Calcinelli si trova lungo la vecchia Via Flaminia, nella pianura a ridosso della zona collinare in sinistra idrografica del Metauro. La presenza romana nel territorio è documentata sia dalla Via Flaminia, che nel tratto della media valle del Metauro non sembra avere subito sensibili mutamenti di percorso dall’età romana fino ad oggi (l’asse viario romano si troverebbe dunque al di sotto, o in prossimità, dell’attuale strada che taglia in due la frazione Calcinelli) sia da una serie di segnalazioni (conservate negli archivi della Soprintendenza) sul rinvenimento di oggetti della cultura materiale e contesti funerari, che tuttavia non possono essere localizzati con precisione. Così, nel 1930, nelle vicinanze di Calcinelli, alla profondità di circa un metro dal p.d.c., furono rinvenute due armi romane, nello specifico una punta di lancia e una scure, assieme ad alcuni resti ossei. Nel 1932, invece, presso la Flaminia, sotto Saltara, tra Lucrezia e Calcinelli, in occasione di lavori agricoli per la messa a coltura di piante di vite, il proprietario del terreno ha dissotterato un oggetto in bronzo di età romana raffigurante un bucranio e una moneta romana del periodo imperiale. Ancora, nel 1937, nelle vicinanze di Saltara un operaio intento a stendere la ghiaia lungo una strada, ha rinvenuto una statuetta femminile in bronzo. La ghiaia proveniva dal Metauro ed era stata prelevata nei pressi del ponte di Calcinelli. Infine, nel 1938, viene segnalato il rinvenimento di un’anfora romana integra “a circa cento metri dal Metauro, in territorio di Saltara, a circa dieci chilometri dal mare, a soli quattro chilometri dal guado di Montebello-Serrungarina”». Nelle vicinanze del luogo di rinvenimento dell'anfora vennero rinvenuti anche altri oggetti “minori” (senza ulteriori specifiche) e tombe di inumati prive di corredi