I ritrovamenti si riferiscono a due suoli pre-protostorici che restituiscono materiale ceramico e litico, intervallati a potenti depositi alluvionali e ad aree di insediamento complesse con focolari, buche di palo e zone di scarico/macellazione. La quota di affioramento del primo livello antropico è a circa -1.30 m. dal piano di campagna attuale, mentre quella del livello più antico è più profonda di circa 1 m. Il grado di antropizzazione di entrambi i suoli varia da zona a zona, ma in alcuni punti la densità e la tipologia di materiali artificiali recuperata e delle evidenze emerse durante gli abbassamenti (buche di palo, tracce di focolari, resti faunistici, manufatti e scarti litici, frammenti ceramici) sono indizi non soltanto di una frequentazione sporadica, ma di vere e proprie aree d'insediamento. Il suolo più recente con materiali esposti si data all'eneolitico