Dell'Abbazia medievale di San Tommaso in Foglia oggi rimane solo la chiesa. La sua fondazione è tradizionalmente indicata nell'anno 980, ma probabilmente più antica. Costruita forse sui resti di una struttura sacra romana, era suddivisa in tre navate da due file di colonne, in conci di arenaria che sorreggevano delle arcate terminanti nell'abside sopraelevata con confessione sottostante. Al centro della chiesa era situato il coro, elevato di un gradino con quattro colonnine agli angoli, amboni, entrate laterali e parapetti che recingevano la schola cantorum. Le due navate laterali erano sopraelevate di due gradini e presentavano nelle pareti laterali arcate delle stesse dimensioni di quelle della navata centrale. All'interno dell'abbazia si trovano diversi elementi architettonici di età romana: basi, cornici, rocchi e fusti di colonne. Altri frammenti sono stati reimpiegati nelle strutture dell'edificio. Nell'abbazia si sono conservate a lungo anche alcune epigrafi rinvenute nei secoli passati in questa zona e successivamente trasferite al Museo Oliveriano di Pesaro. Si tratta di un lastrone in calcare con iscrizione funeraria non posteriore al I secolo d.C., rinvenuto nel XVI secolo nei pressi dell' Abbazia; di un frammento epigrafico indecifrabile, di provenienza ignota e datato al I-II secolo d.C.; di una base con dedica al dio Silvano datata al II secolo d.C. rinvenuta reimpiegata nelle strutture murarie nel 1772. I frammenti architettonici si conservano presso l'abbazia, le epigrafi sono al Museo Oliveriano di Pesaro. Nel 1972 in occasione del restauro dell'edificio si sono messe in luce, sia all'interno della chiesa che nelle sue immediate vicinanze, alcune tombe alla cappuccina. Altre tombe alla cappuccina sono state scoperte nel 1980 durante i lavori di sistemazione del piazzale antistante l'abbazia e durante lavori agricoli (queste in gran parte sconvolte dal mezzo meccanico)