stele (funeraria)
Stele a edicola, coronata da un frontoncino superiormente spezzato, entro il quale si discernao tracce delle zampe di una lepre. Molto probabilmente l'animale era rappresentato nell'atto di mangiare l'uva, secondo una consuetudine iconogarafica diffusa su stele simili, in cui il tema conserva un larvato valore erotico (tipico nelle rappresentazioni dionisiache), che in contesto funerario, allude ai piaceri della vita. Sotto il frontone si apre una nicchia a cassetta, con la rappresentazione dei defunti, verosimilmente la madre con il figlio: a destra vi è la figura maschile, a sinistra la figura memminile, purtroppo entrambi molto deteriorati. Si distinguono comunque le loro acconciature. L'uomo mostra una pesante frangia di corte ciocche lisce, mentre la donna ha i capelli divisi nel mezzo in due bande di ciocche ondulate, che coprono quasi completamente le orecchie e si raccolgono dietro il capo, ai lati del collo scendono due lunghi boccoli calamistrati. La parte inferiore della ste
- OGGETTO stele funeraria
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MATERIA E TECNICA
CALCARE
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MISURE
Profondità: 28 cm
Altezza: 103 cm
Larghezza: 58 cm
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
- LUOGO DI REPERIMENTO Treia (MC) - Marche
- SPECIFICHE DI REPERIMENTO Necropoli/rinvenuta lungo il diverticolo della Via Flaminia, con molte monete consolari in argento
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100137850
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia delle Marche
- DATA DI COMPILAZIONE 1999
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI faccia anteriore della stele - L. Statius L. l. Priscus / de suo / Statiae Clarae matr(i) / C. Gavio Claro fratr(i) - lettere capitali - a solchi - Latina
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0