chiave (a scorrimento)

Perugia, età romana

Il reperto presenta undici fori di forma circolare e triangolare, tre dei quali, spezzati, corrono lungo la frattura; a causa dello stato di conservazione non è possibile dire se il loro numero fosse maggiore. La chiave veniva inserita nella toppa per favorire l’incastro della barba della stanghetta nei fori; essa veniva poi spostata lateralmente per sollevare i perni del bloccaggio, che permettevano così l’apertura del congegno. Il chiavistello rimaneva inserito nella toppa fino al momento della chiusura. Le ridotte dimensioni della chiave lo fanno riferire a cofanetti o scrigni

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