Rilievo con Ganimede
Testata di sarcofago in marmo italico con rilievo,
Firenze,
I fine
Il rilievo in marmo italico, racchiuso entro una cornice arabescata, è ritenuto pertinente alla testata di un piccolo sarcofago o, più probabilmente, un ex voto, e raffigura al centro il bel Ganimede munito di asta
- OGGETTO rilievo
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MISURE
Profondità: - cm
Diametro: 48,6 cm
Altezza: 43,5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa Corsini a Castello
- LOCALIZZAZIONE Villa Corsini a Castello
- INDIRIZZO Via della Petraia 38, 50141 Firenze, Firenze (FI)
- SPECIFICHE DI LOCALIZZAZIONE Reperto ubicato nella sezione “Sala Ricetto Iscrizioni 2”
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il connubio del ratto di Ganimede con l'allegoria del dio del fiume trova ragion d’essere soltanto se si considera la credenza diffusasi in epoca tardo ellenistica e romana che identificava Ganimede con la costellazione dell’Acquario, credenza dalla quale probabilmente si sviluppò la variante del mito che considerava il giovane troiano dio delle fonti del Nilo. Proprio a siffatta valenza di Ganimede come divinità delle acque, legata al Nilo, alluderebbe la presenza del dio fluviale barbato ritratto nel rilievo
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
- SPECIFICHE DI REPERIMENTO Alla metà del Settecento, a seguito del nuovo allestimento degli Uffizi voluto da Cosimo III, tutta l’area che dal Corridoio di Ponente immette verso l’uscita costituiva l’ingresso della Galleria. Negli anni 1919 e 1920 tutto l'allestimento, che ormai non incontrava più il gusto dell’epoca, venne completamente rimosso e l’antico vestibolo fu trasformato per creare nuove sale destinate ad accogliere le pitture: ben 610 epigrafi e altre antichità furono trasferite al Museo Archeologico. La raccolta delle epigrafi proveniente dagli Uffizi nella sistemazione del Museo Archeologico voluta da Antonio Minto venne collocata, come un vero e proprio Lapidarium, entro le arcate della terrazza coperta che sovrastava allora i nuovi locali del Museo Topografico, dal Palazzo della Crocetta fino a quello degli Innocenti. Negli anni Ottanta, a seguito dei lavori di ristrutturazione del Museo Archeologico, il Lapidarium e l’intero allestimento della terrazza furono smontati ed i pezzi giacquero per molti anni nelle cantine di Villa Corsini a Castello. Una mostra realizzata nel 2008, il cui l’allestimento è divenuto ora permanente, ha recuperato una parte delle epigrafi e dei marmi del Ricetto delle Iscrizioni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900741615
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Villa Corsini a Castello
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0