Il sito è stato individuato nel corso di una ricognizione eseguta dalla Sezione Valbormmida dell'Istituto Internazionale di studi Liguri, grazie alla presenza di materiali ceramici sparsi lungo un fronte di frana che scendeva dalla sommità del crinale; nel 2007 è stato segnalato alla Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria, che l'anno seguente ha eseguito un piccolo sondaggio sulla sommità del Bric Langa. L'operazione ha permesso di rinvenire numerosi reperti e di evidenziare una stratigrafia compromessa a causa della piantumazione di castagni, avvenuta probabilmente all'inizio del XIX secolo. I materiali ceramici, tra i quali sono presenti frammenti con anse ad ascia, a cannone e cordoni digitati e frammenti di olle con decorazioni incise a zig-zag e impressioni digitali profonde, inquadrano le frequentazioni del sito tra il Bronzo medio e la second aetà del Ferro. Nell'autunno 2013 forti piogge hanno causato ulteriori smottamenti che hanno messo in luce altri reperti in bronzo attribuibili al Bronzo Finale (XI-X sec. a.C.). A seguito di queste scoperte è stato eseguito un intervento di emergenza che ha portato in luce i resti di alcune tombe dell'età del Ferro (VI-IV sec a.C.)