I lavori per la pedonalizzazione di Corso Matteotti, hanno richiesto una costante assistenza archeologica, vista la vicinanza con l'abitato storico e con la necropoli romana di via dei Cappuccini. Il rinvenimento di un muro con andamento E-O, caratterizzato da una sequenza di fasi edilizie di ampliamento verso occidente, ha permesso di procedere allo scavo archeologico della zona. L'area è stata suddivisa in quattro settori di scavo: A-B-C-D. Nel settore più orientale A, si sono individati una struttura muraria di delimitazione di proprietà e un manufatto di canalizzazione delle acque, databili all'età moderna ed in uso sino al XVII sec. Nel contiguo settore B sono emerse alcune strutture murarie indicative di un primo sviluppo abitativo. E' stato scavato, in particolare un grande edificio a più piani. Nel settore C è stato individuato un edificio residenziale che dimostra un ulteriore incremento della quantità e della qualità delle strutture edilizie, avvenuto tra XVII e XVIII sec. L'edificio è costituito da materiale di raccolta come ciottoli e frammenti lapidei e comprende negozi, magazzini voltati e cantine. Nel più occidentale settore D si conservano un'incamiciatura in abbondante malta pertinente ad un pozzo e un grande ambiente voltato in laterizi, che hanno permesso, tramite la mensiocronologia, di datare le strutture al primo quarto del XVIII sec. Nel XIX sec. è documentato un modesto accrescimento del livello stradale, segnalato da una rampa in appoggio alle strutture murarie precedenti. Infine, le esigenze di allargamento della carrozzabile comportarono l'arretramento delle facciate verso mare e la demolizione degli edifici (ordinato già nel 1843 ed avvenuto nel 1874)