La pieve di S. Maurizio, oggi Santuario della Madonna del Buon Consiglio, si trova all’interno dell’abitato di Riva Ligure in corrispondenza del confine con il comune di S. Stefano. Anche attualmente la zona viene indicata con i toponimi S. Maurizio (in realtà esso è stato traslato per indicare la nuova parrocchia postmedievale - XVII secolo - situata poco più a sud dell’antica pieve) e prati di S. Maurizio, in ricordo della presenza di questo antico edificio di culto ascrivibile all’XI secolo, almeno sulla base dell’osservazione dalla tecnica edilizia. L’edificio caratterizzato da una pianta a croce greca, mantiene ancora tracce della fase medievale nel paramento murario della torre campanaria, costruita in blocchi squadrati disposti su corsi regolari e legati da abbondante malta di calce, che termina con una serie di monofore a tutto sesto. La pieve, insieme alle terre di sua proprietà, entra a far parte del principato di Villaregia, feudo ecclesiastico dipendente dall’abbazia benedettina di S. Stefano di Genova, a partire dal 1225. La zona, che in questo periodo doveva avere una connotazione prettamente rurale, come attesta anche la stessa denominazione di S. Maurizio come pieve, ossia chiesa campestre. L’attuale densità abitativa della zona, in quanto al centro dell’attuale abitato di Riva, impedisce una lettura chiara del territorio. Gli unici campi ed aree libere che è stato possibile indagare hanno restituito, comunque, materiali di età romana oltre a materiali di età postmedievale e moderna. Dal momento che la presenza di tali materiali è localizzabile in aree limitrofe alla pieve è possibile ipotizzare una frequentazione della zona precedente all’impianto della chiesa medievale, se non addirittura una fase più antica della chiesa stessa. Lamboglia stesso (1972) cita San Maurizio nell'ambito del discorso sulla disposizione litoranea delle pievi della Riviera di ponente, in relazione con il percorso Julia Augusta e con le principali sedi abitate