Necropoli di Albintimilium, recinto G, tomba 61 (tomba a incinerazione in pozzetto con urna, area ad uso funerario)

Ventimiglia, ca 180 d.C - ca 220 d.C

La tomba 61, pertinente al recinto G, era ad incinerazione, con urna e corredo deposti in pozzetto senza protezione. Il corredo, in base a quanto inserito nell'inventario, era composto da: brocca monoansata in ceramica comune usata come cinerario, olpe, balsamario in vetro, ago crinale in osso, ansa di anfora e una pelike a rilievo con anse decorate da tratti incisi e ventre decorato a rilievo. Su ogni faccia del vaso sono raffigurate due scene distinte ma con la stessa struttura compositiva, su una vi è un uomo barbuto, probabilmente Asclepio, con ampio mantello che protende la mano destra verso un serpente avvolto ad un bastone; sull'altra faccia vi è una donna togata che tiene nella mano destra un serpente e nella sinistra una ciotola, accanto a lei c'è una seconda figura incappucciata, probabilmente Igea e Telesforo. Dall'esame preliminare dei resti cremati risulta essere una sepoltura femminile, confermata anche dalla presenza dell'ago crinale. Tra i resti cremati erano presenti numerosi gusci di chiocciole di terra e dei piccoli chiodi in ferro

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