anfora
Frammento di labbro a mandorla con gradino, stretto collo e spalla di anforotto; l'ansa è molto aderente al collo, impostata verticalmente appena sotto il labbro e all'inizio della spalla. Questi anforotti dovevano contenere sostanze pregiate (vino o unguenti), in quanto sono stati rinvenuti in tombe. Gli studi in proposito sono assenti, ma, considerando altri contenitori da trasporto, si può avanzare l'ipotesi che anch'essi siano recipienti di lunga persistenza. La forma a Luni è attestata da strati di II a.C.-I secolo d.C., ma soprattutto dal IV secolo d.C. in poi, sicuramente fino all'altomedioevo, come sembra confermato dai rinvenimenti di Castel Trosino. Argilla beige rosata, abbastanza compatta e ben depurata, con rari inclusi; lavorata al tornio
- OGGETTO anfora
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MATERIA E TECNICA
argilla/ a tornio
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MISURE
Diametro: 6 cm
Spessore: 0.6 cm
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CLASSIFICAZIONE
anfore in ceramica comune
- LOCALIZZAZIONE magazzino K
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
- LUOGO DI REPERIMENTO Ortonovo (SP) - Liguria
- SPECIFICHE DI REPERIMENTO settore K, I, Piazza, 2° prelievo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0700022975
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Archeologico Nazionale e zona archeologica di Luni
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia della Liguria
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0