I primi rinvenimenti casuali sono stati effettuati alla fine del 1980, poi dal 1982 si sono susseguite diverse campagne di scavo che hanno portato all’individuazione di un vasto settore dell’abitato protostorico. Il sito presenta tracce di una prima frequentazione già durante il bronzo recente (XIII – XII sec. a.C.), come attestano una presa a bugna conica, un frammento di scodellone troncoconico decorato da cordone e uno spillone tipo “Vidolasco” a capocchia troncoconica e collo diritto. Scarse sono le testimonianze relative al IX sec. a.C. Le evidenze di maggior rilievo sono della seconda età del ferro – romanizzazione (IV – I sec. a.C.). Le strutture abitative sono di tipo seminterrato a pianta quadrangolare, alcune dovevano essere destinate anche alle attività produttive; come testimoniano il rinvenimento di un telaio verticale associato a vari pesi discoidali e un’area di lavorazione dei metalli, testimoniate dal rinvenimento di scorie ferrose. Per quanto concerne i materiali rinvenuti molti si collegano alle tipiche produzione di area veneta come i doli cordonati, coppe e bicchieri in ceramica grigia. Ben documentate sono poi le tipologie proprie dell’altovicentino, come le olle decorate “ad archetti” e i vasi tripodi. Si evidenzia anche la consistente presenza dei materiali propri dell’ambito retico, quali le tazze tipo Fritzen-Sanzeno. Per quanto concerne gli accessori dell’abbigliamento sono stati rinvenuti dei frammenti riconducibili a pendagli, fibule di tipo Certosa e anche una fibula di tipo La Téne