Lavori di spianamento di un dosso portarono in luce dei materiali che indussero alla realizzazione di sondaggio di scavo che permise di recuperare 40 tombe. Rinvenimenti casuali negli anni successivi portarono alla realizzazione di altri due interventi nel 1980 che evidenziarono l'avanzato stato di distruzione della necropoli. La necropoli di ambito culturale paleoveneto presentava tombe ad incinerazione con corredi in semplice fossa con uno strato di terra di rogo sul fondo. Tra i materiali si segnalano fittili zonati, coppe di tipo etrusco-padano di importazione ed imitazione locale, un kantharos attico, skyphoi e kylikes attiche ed una "pipa" fittile decorata; tra i bronzi si segnalano una statuina di suonatore di flauto di Pan, ganci di cintura, fibule, pendagli a manina; si rinvennero anche una spada in ferro, due coltelli in ferro, due alari; vaghi di collana. I materiali documentano la fase tarda del III periodo atestino, con forti influssi delle culture dell'Etruria padana. Ricognizioni e un saggio di scavo eseguito nel 1996 hanno messo in luce altri resti di sepolture ad incinerazione