L’area considerata comprende tre aree topografiche di notevole estensione, denominate, rispettivamente, Mercatovecchio, Santa Maria in Colle e Posmon. I siti individuati, talora pluristratificati, coprono un arco cronologico che dall’età del bronzo medio e recente (metà XVII-metà XII a.C.) si protrae fino all’età postmedievale-moderna, con differenti fasi cronologiche. Nell’area di Mercatovecchio, sono stati rinvenuti vasellami ceramici e manufatti fittili pertinenti sia all’età del bronzo medio e recente che a quella del bronzo recente (XIV-metà XII a.C.). Altri vasellami fittili, nonché fosse, sono riferibili all’età del ferro (IX a.C- V/III a.C.), in particolare alla seconda età del ferro, con fasi differenti (V-IV a.C.; IV-II a.C.; III-II a.C.). All’età della romanizzazione (fine I a.C.-inizi I d.C.), sono attribuibili vasellami fittili, mentre all’età romana, per lo più al I sec. d.C., appartengono anche altri tipi di evidenze, quali strutture e pavimenti, tra cui anche mosaici, canaline, tubature fittili e plumbee, strutture murarie e qualche caso di tomba isolata in anfora o in cassetta. Tra i rinvenimenti più significativi si devono segnalare una struttura a carattere residenziale, con interventi di terrazzamento, vasca con canale collegato e impianto artigianale a carattere pirotecnologico, riconducibili a due fasi principali, una protoimperiale e una altomedievale, nonché le strutture di una villa rustica munita di un impianto artigianale sempre a carattere pirotecnologico, datata tra l’età protoimperiale e tardoantica.L’area di Santa Maria in Colle, specialmente in prossimità della Chiesa, restituisce una notevole quantità di vasellame fittile del periodo del bronzo medio recente (metà XVII-metà XII sec. a. C.) e del bronzo recente finale e dell’inizio dell’età del ferro, periodo cui si riferiscono anche numerosi manufatti fittili non vascolari e fosse di scarico (X-IX sec. a.C.). Numerose sono le testimonianze di carattere funerario della prima età del ferro (IX-VIII a.C.): oltre a un gruppo di tombe e a una tomba a incinerazione in pozzetto, è stato indagato un piccolo settore di una più estesa necropoli ubicata sulle ultime propaggini collinari di S. Maria in Colle, riferibile alla fase più antica del centro veneto di Montebelluna, con tombe a incinerazione semplici e multiple. Fosse di scarico, vasellame ceramico, manufatti non vascolari e rinvenimenti di tombe isolate costituiscono le principali evidenze del periodo tra il V e il II a.C., ma anche del periodo compreso tra l’età della romanizzazione e quella protoimperiale. Databili tra la fine del I sec. a.C. e il III-IV sec. d.C. sono invece laterizi, tombe a cremazione, tombe alla cappuccina e in cassetta di laterizi. Nell’area di Posmon sono stati rinvenuti numerosi manufatti ceramici pertinenti all’età del bronzo recente e finale (XIV-XII sec. a.C.), nonché al bronzo recente finale e alla fase iniziale dell’età del ferro (X - metà IX sec. a.C.). Alla prima età del ferro (IX - inizi VIII sec. a.C.) è databile un’area artigianale, mentre alla seconda età del ferro risalgono numerose testimonianze a carattere funerario, in particolare una necropoli con area a edificazioni a carattere uni e plurifamiliari (VII sec. a.C. - III sec. a.C.). Altri contesti funerari sono databili a diverse fasi di questo periodo (VIII-VI sec. a.C.; ultimo quarto VII - inizi VI sec. a.C.; V-III/II sec.; V - IV sec. a.C.). Testimonianze funerarie, ma anche infrastrutture e un impianto produttivo sono inquadrabili tra l’età della romanizzazione (II sec. a.C.) e l’età imperiale (III sec. d.C.); una villa rustica (l’attuale Villa Rinaldi) e numerosi gruppi di tombe, variamente dislocati, sono infine databili tra la fine del I sec. a.C . e gli inizi del II sec. d.C