Durante lavori eseguiti per la messa in opera della nuova fognatura comunale, nelle vie Grange e Druento, presso la cascina Varetto, sono emersi resti di strutture murarie e di acciottolati relativi ad un impianto rurale di età romana. L'estensione dei resti verificata ammonta a circa 100 m. sul lato ovest dell'impianto, grazie allo scavo di una trincea orientata N-S, larga 4 m. Qui, ad una profondità di 30-35 cm, sono stati individuati tratti di muri orientati EW-NS, e costituiti da ciottoli di diverse dimensioni, privi o quasi di malta e conservati solo a livello delle fondazioni. Un saggio di approfondimento eseguito a E della trincea, in un tratto dove il deposito archeologico era più spesso, ha messo in luce uno strato di crollo di strutture, ampiamente rimescolato dalle arature. Da qui provengono pochi frammenti ceramici ed una moneta di Faustina Augusta, che orientano la datazione verso la seconda metà del II sec. d.C. Lo strato di distruzione copre un rozzo acciottolato pertinente con ogni probabilità ad un cortile; i reperti ceramici recuperati nello strato sottostante orientano per l'età augustea/tiberiana. Testimonianze simili, di resti di murature in ciottoli scarsamente conservate, provengono dallo scavo presso la dismessa fornace Garrone, 750 m. a S-W del presente sito e documentano un popolamento abbastanza diffuso delle campagne circostanti la colonia di Augusta Taurinorum