Il grammofono di Emile Berliner
Library of Congress
Autore non identificato, Vetrina della T. Eaton Co. Ltd. Toronto, 1871-1930, fotografia in bianco e nero, 20x25 cm, Library of Congress - Washington (DC)
dal Catalogo
Come presentato precedentemente, il XIX secolo fu la culla di menti acute e poliedriche in continua competizione. È il caso di Thomas Alva Edison e il team del Volta Laboratory, Chichester A. Bell (1848–1924) e Charles Summer Tainter (1854-1940).
Il duello intellettuale si prefiggeva come obiettivo quello di trasformare il fonografo in carta stagnola di Edison (1877), in uno strumento in grado di prendere il posto della macchina da scrivere come strumento di corrispondenza commerciale. All'inizio del 1887 entrambe le parti annunciarono la propria invenzione: l’evoluzione del fonografo a cilindri di T. Edison e il grafofono di G. Bell e C. Tainter. Entrambe le versioni prevedevano l’incisione meccanica del cilindro di cera posto però verticalmente, per meglio adeguarsi alle vibrazioni del suono. La storia diede più risalto alla prima, ma nessuna delle due macchine ebbe molto successo.
Sullo sfondo di questa competizione però, iniziava a farsi strada la figura Emile Berliner. Interessandosi alla registrazione e alla riproduzione del suono, esaminò sia il fonografo sia il grafofono per conoscerne i vantaggi e gli svantaggi. Quando T. Edison e C. Tainter riuscirono ad apportare le giuste modifiche alle loro invenzioni, i supporti audio cilindrici erano già condannati all'estinzione per mano del disco fonografico di Emile Berliner.
E. Berliner (1851-1929) fu un inventore tedesco emigrato negli Stati Uniti per sfuggire alla guerra franco-prussiana. Frederic Wile, riferendosi alla vita di E. Berliner, nel 1926 afferma: "…questa è la storia di un eroe non celebrato e non annunciato che circa sessant'anni fa, da piccolo, guardava il porto di New York dalla cabina di pilotaggio di un transatlantico, e che era destinato a conferire innumerevoli benefici a tutti i tipi e a tutte le condizioni dell'umanità".
In pochi anni, grazie alle sue intuizioni, E. Berliner si ritrovò sotto i riflettori del palcoscenico del progresso. Il microfono per telefoni, il primo prototipo di elicottero e il grammofono sono solo esempi delle idee che lo resero famoso in tutto il mondo.
Come lui stesso afferma nel discorso al Franklin Institute di Philadelphia del 16 maggio 1888, lungo la strada della realizzazione del grammofono e dei relativi dischi, dovette superare diverse prove ed errori. Così l’inventore parlò alla platea:
“Le generazioni future saranno in grado di condensare nello spazio di venti minuti l'immagine tonale di una singola vita. Cinque minuti di chiacchiere di un bambino, cinque di esultanze di un ragazzo, cinque di riflessioni di un uomo e cinque di flebili parole dal letto di morte. Non sarà come fare comunione anche con l'immortalità?” e aggiunse “Sarebbe interessante se un giorno gli oratori in una grande sala preferissero parlare con una macchina, o se inviassero i discorsi a un congresso a cui non possono partecipare di persona”.
Berliner ha lasciato una vera e propria eredità all'industria discografica. Infatti, a partire dal 1893, l’inventore fondò e affidò la produzione e la commercializzazione dei suoi prodotti a tre diverse compagnie: The United States Gramophone Company, The Berliner Gramophone Company e The Seaman National Gramophone, espandendosi poi in tutto il mondo.
Durante una visita presso gli uffici di una filiale londinese nel 1899, Berliner notò l’opera dell’inglese Francis Barraud: un piccolo terrier in posa davanti a un grammofono attento ad ascoltare la voce del padrone.
Decise allora di portare una copia negli Stati Uniti e di trasformarla nel marchio della propria compagnia. L’Ufficio Brevetti ne autorizzò l’utilizzo solo il 10 luglio 1900, ormai troppo tardi per le tempistiche dell’inventore. Tuttavia, egli lasciò che l'Ufficio di Montreal lo utilizzasse e lo passò a Eldridge R. Johnson (1867-1945), che lo stampò sui cataloghi e sulle etichette di carta dei dischi della Victor Talking Machine Company dando vita a His Master’s Voice, uno dei marchi più conosciuti al mondo.
Fermarsi a considerare quanto l'impatto sociale dei risultati di Berliner sia stato inghiottito dall’oscurità moderna è sconcertante. Emile Berliner fu, al contrario di molti suoi colleghi, un uomo modesto tanto che il mondo non si è reso mai conto del debito nei suoi confronti.
Un piccolo lume, in segno di ricordo e gratitudine, fu acceso dalla The Recording Academy negli anni Cinquanta del secolo scorso, durante l’istituzione di un premio rivolto ai successi musicali.
L’Academy indisse un concorso nazionale chiedendo alla popolazione di proporre il nome del neonato premio. Le idee furono migliaia e, quasi a voler concedere un ultimo confronto a due eterni rivali, le opzioni più gettonate furono “Eddie”, in onore del fonografo di T. Edison, e “Grammy”, legato alla straordinaria invenzione di Berliner. Quest’ultimo primeggiò e, oggigiorno, rappresenta il premio più ambito nel mondo della discografia.
Internet Archive
Franklin Institute (Philadelphia), Certificato di riconoscimento del Franklin Institute per la promozione delle arti meccaniche a Emile Berliner, 1929, Library of Congress - Washington (DC).
Library of Congress
Autore non identificato, Uno dei primi grammofoni accostato a una grande ruota meccanica, 1888, fotografia in bianco e nero, Library of Congress - Washington (DC).
Google Patents
Autore non identificato, Brevetto USA 534543A del Grammofono di Emile Berliner, 1895.
Emile Berliner and the Birth of the Recording Industry, 14/09/2023 (LINK)
Emile Berliner and the Birth of the Recording Industry - The Gramophone, 14/09/2023 (LINK)
The Original Grammy Snub, 14/09/2023 (LINK)