La Locatione d’Andria
Archivio di Stato di Foggia
Antonio e Nunzio di Michele di Rovere, Atlante delle locazioni del Tavoliere di Puglia – Locatione d’Andria, 1686, Carta
dal Catalogo
La tavola della Locatione d’Andria è firmata da Antonio Michele e presenta l’orientamento completamente rovesciato, con la tramontana verso il basso. Il territorio rappresentato è molto diverso da quello dell’alto Tavoliere, infatti, si nota immediatamente che in questa mappa prevalgono le città piuttosto che il sistema pastorale e agrario. Tutte le città sono rappresentate con mura turrite e con il proprio castello. La città di Andria, che assume una particolare valenza territoriale, è circondata da una grande quantità di terre coltivate; qui l’organizzazione agricola del territorio è particolarmente evidente e appare graficamente dettagliata, con lotti di limitate dimensioni, che fanno pensare alla coltivazione a vigna, a ponente e a occidente della città, e lotti di maggiore estensione verso nord. Le poste caratterizzano la parte centrale della tavola e sono concentrate nel territorio tra Andria e Corato, ai piedi del Castel del Monte, strette tra i grandi centri urbani. Al paesaggio pastorale non si alterna il paesaggio agrario, che appare invece concentrato nell’area periurbana. Questa particolarità denota una diversa economia del territorio, legata anche allo scambio commerciale a causa della vicinanza degli approdi marittimi, tanto che la città di Trani, vero e proprio cardine della vita amministrativa dell’epoca, sede della Regia Udienza (1586-1806), non viene neanche indicata, probabilmente perché ritenuta irrilevante ai fini della gestione delle terre doganali. Nella locazione emerge la presenza di un complesso monastico con annessa Chiesa nel territorio di Andria, posta in direzione per Spinazzola. Si potrebbe trattare del Santuario della Madonna dei Miracoli.